Oltre a fornire le preziose cifre di riferimento, il nuovo rapporto di ITMedia Consulting, ‘Il Mercato Televisivo in Italia: 2006-2008. Analisi e Prospettive’, disegna accurati scenari per il futuro della Tv italiana.
Nel 2005 il mercato televisivo in Italia ha raggiunto il valore di 7.4 miliardi di euro. Nel 2006 si stima una crescita dell'8.2%, toccando quota 8 miliardi. Alla fine del 2008 varrà oltre 9 miliardi, con una crescita media annua del 7.4%.
È questo quanto emerge dal nuovo rapporto di ITMedia Consulting, 'Il Mercato Televisivo in Italia: 2006-2008. Analisi e Prospettive', uscito martedì 3 ottobre, che fa il punto sullo stato del mercato televisivo italiano, uno dei più dinamici e innovativi in Europa.
Il rapporto analizza l'andamento del mercato televisivo in termini di risorse affluenti al sistema (ricavi degli operatori) alla fine del 2006, e ne delinea le prospettive di breve-medio periodo (2008). Oltre alle risorse tradizionali, vengono inseriti anche i ricavi "wholesale", da vendita dei canali.
La risorsa principale è stata la pubblicità, quasi 4 miliardi di euro nel 2005. I ricavi da pay-tv, 1.760 milioni, erano già superiori a quelli derivanti dal canone radiotelevisivo, 1.480 milioni. Nei prossimi anni si prevede che i ricavi da pay-tv crescano più rapidamente delle altre risorse del sistema, superando il valore di 2.850 milioni nel 2008.
Il segmento più dinamico sarà quello dei servizi televisivi a pagamento. In questo mercato la piattaforma satellitare resterà leader, ma vedrà ridurre la propria quota di mercato, a vantaggio delle offerte su piattaforme alternative: DTT, IPTV e mobile.
In generale, le nuove piattaforme per la fruizione di contenuti televisivi, IPTV e mobile in particolare, presenteranno i tassi di crescita più elevati, anche se i ricavi resteranno ancora marginali rispetto al totale mercato.
La Tv mobile otterrà dei numeri significativi in termini di utenti, anche se dovrà scontare la loro minore disponibilità di spesa per contenuti televisivi (arpu medio) rispetto alle altre piattaforme
Il mercato della Tv "solo digitale" è in crescita: alla fine del 2005 valeva meno del 30% del valore complessivo del mercato televisivo, pari a 2 miliardi di euro. Alla fine del 2006 rappresenterà il 32% del totale e nel 2008 il 39%, pari a 3.5 miliardi.
La dinamicità dovuta allo sviluppo del digitale e alla presenza di piattaforme diverse favorirà una maggiore concorrenza e una conseguente riduzione delle quote in capo ai principali operatori.
Nei prossimi anni si evidenzieranno le seguenti tendenze:
- la Tv digitale terrestre verrà proposta come piattaforma multicanale gratuita;
- nel 2008 quasi la metà delle famiglie avrà accesso a forme di televisione a pagamento;
- la pubblicità sarà la risorsa primaria del mercato, ma è destinata a perdere importanza relativa nel complesso del sistema, a vantaggio dei pagamenti diretti delle famiglie per la fruizione di contenuti a pagamento;
- nel 2008 Mediaset, Rai e Sky Italia saranno i principali attori del mercato televisivo, con quote di mercato, rispettivamente, del 33%, 31% e 29%.
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