‘Il musichione’: Elio non ingrana

Bassi ascolti per il tentativo di Elio e le Storie Tese di rinverdire i fasti della seconda serata di RaiDue. Purtroppo Arbore era proprio un’altra cosa…

S'intitola 'Il Musichione' il nuovo programma targato Rai2 e che da giovedì sera (o meglio notte) ha preso il via in seconda serata, tra note e risate. Menti e presentatori del programma sono Elio e Le Storie Tese nella loro formazione al completo, che tra musica, ospiti e una formula ispirata al quiz del famoso 'Musichiere' (programma Rai andato in onda tra gli anni Cinquanta e Sessanta), puntano a confezionare uno show dedicato, tra le altre cose, anche alla musica di qualità.

«L'ultimo programma Rai di questo tipo che ci ricordiamo - hanno commentato gli Elii - è 'Doc' di Renzo Arbore. Ma non sappiamo se riusciremo a fare un quiz vero e proprio, perchè la formula sarà ostacolata da tutta una serie di eventi che andranno in scena in diretta».

«Siamo degli incoscienti di 50 anni - dicono - che salgono sul palco e stanno a vedere cosa succede». Il programma di RaiDue è anche il primo interamente pensato e presentato dalla band. «Siamo dovuti arrivare a 50 anni - racconta Elio - perchè la Rai ci affidasse il nostro primo programma. Forse serviva qualcuno che desse il colpo di grazia definitivo alla rete».

Battute su battute, dunque, come è successo giovedì notte nel 'Musichione' e anche il riferimento ad Arbore non è causale perchè in diversi momenti del programma - molto 'costruito' e 'scritto', al di là dell'apparenza - si tentava di ricreare proprio quell'atmosfera scanzonata e allegra, quel magico 'mix' che faceva scattare il divertimento collettivo e quindi rendeva così bene nei confronti del pubblico a 'Quelli della notte' e dintorni.

Purtroppo Arbore è inimitabile e gli sforzi di Elio e dei suoi compagni d'avventura non si sono rivelati sufficienti per incuriosire (perlomeno) il pubblico, come provano gli ascolti, inabissatisi fino al 3.2%. Ma qui gioca anche l'effetto sorpresa, il pubblico probabilmente non capiva che tipo di offerta ci fosse in onda e ha reagito cambiando canale, se mai si fosse imbattuto in Elio.

Altri dettagli: il programma, in onda dagli studi Rai di via Mecenate a Milano, a dire dei conduttori e ideatori, punterà anche ad essere anti-social. «Non seguiteci su Twitter o Facebook perchè non li avremo - scherzavano Elio e le sue Storie Tese durante la presentazione - , al massimo avremo un fax dove il pubblico potrà spedirci qualche apprezzamento». Assieme a Elio, Cesareo, Faso e Rocco Tanica, nella nascita del programma hanno messo lo zampino anche Mangoni, Vittorio Cosma, Christian Meyer e Antonello Aguzzi.

Troppa gente, probabilmente, troppa costruzione inutile, non c'era il clima giusto in studio, anche se le idee non mancavano, dal Pippo Baudo che assicurava di non essere lui a Nek e Laura Pausini che cercavno di esserE spiritosi, ai collegamenti con i CelEntani (gli imitatori di Adriano in gruppo), ad altre cose ancora. Però mancava l'essenziale, il divertimento collettivo libero e spontaneo. Mentre un po' tutti (Elio compreso) sembravano annaspare alla ricerca delle battute e delle situazioni giuste e sembravano pure emozionati.

Peccato, sarà per un'altra volta, se ci sarà. Ma speriamo che ci sia e intanto ci auguriamo un'evoluzione positiva già dalla seconda puntata.

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