Il Nobel non va in Tv

Censura preventiva da una parte, buonsenso da parte di Multithématiqués e del canale di Sky Planet – per evitare problemi legali – dall’altra. Con questi presupposti questa sera lo spettacolo “L’anomalo bicefalo” di Dario Fo e Franca Rame non andrà in onda, almeno per oggi. Il senatore Marcello Dell’Utri, che in passato aveva presentato contro Fo e Rame una citazione dopo le rappresentazioni teatrali dello spettacolo che lo descriverebbe come legato ad ambienti mafiosi, è di fatto riuscito a blo…

Censura preventiva da una parte, buonsenso da parte di Multithématiqués e del canale di Sky Planet - per evitare problemi legali - dall'altra. Con questi presupposti questa sera lo spettacolo "L'anomalo bicefalo" di Dario Fo e Franca Rame non andrà in onda, almeno per oggi. Il senatore Marcello Dell'Utri, che in passato aveva presentato contro Fo e Rame una citazione dopo le rappresentazioni teatrali dello spettacolo che lo descriverebbe come legato ad ambienti mafiosi, è di fatto riuscito a bloccarne la messa in onda in Tv. Un atto che gli addetti ai lavori e il pubblico ricorderanno, per le modalità con cui è avvenuto. Per vederci più chiaro, sulla questione abbiamo intervistato il diretto interessato, Giusto Toni, Direttore Generale di Multithématiqués Italia e vecchio amico di Millecanali.

"Abbiamo ricevuto ieri in mattinata la citazione del senatore Dell'Utri, una ventina di pagine costruite in modo che risulti determinante la messa in onda del programma rispetto alla sua richiesta di danni. Abbiamo quindi chiesto ai nostri legali di valutare la situazione e siccome la citazione è abbastanza corposa e fa riferimento a molti articoli, sentenze ecc. i nostri legali ci hanno detto che per fare un'analisi ci vuole qualche giorno; è impossibile invece farlo nel giro di ore. L'identica posizione hanno deciso di tenere anche i nostri azionisti: sospendiamo perciò la messa in onda in attesa di sapere esattamente quali potrebbero essere i contorni della questione. Nel pomeriggio di ieri ho chiamato Jacopo Fo, ho fatto presente il problema e ieri sera verso le 20.30 abbiamo deciso di fare un'Ansa mettendo nero su bianco la cosa".

"Se i nostri avvocati decideranno che lo spettacolo può andare in onda, certamente lo manderemo in onda. Non è da noi tirarci indietro, abbiamo sempre ospitato tutte le voci possibili, da Global Tv a No War Tv, e non ci sono stati problemi di sorta. Stasera abbiamo concordato con Bruno Paterno di Atlantide di mandare in onda lo spettacolo senza audio, con un rullo di testo che spiegherà che a seguito dell'azione legale del senatore Dell'Utri il canale Planet ha deciso di mandare in onda lo spettacolo senza audio. Certo non è piacevole veder usati gli strumenti legali come forma di censura preventiva".

"Eppure avevamo in atto in queste ore un'intensa campagna pubblicitaria su tutti i quotidiani. Questo anche perché siamo stati co-produttori della versione televisiva di "Anomalo bicefalo" e abbiamo appunto investito una cifra importante in comunicazione su 17 quotidiani per promuovere l'evento. Insomma, la cosa ci ha dato doppiamente fastidio. Visti i tempi che corrono però...".

"Noi siamo un'azienda piccola, una richiesta di danni dove si parla di milioni, equivale al nostro fatturato di un anno. Come costruzione strutturale, di massima, abbiamo ricevuto una citazione a Dario Fo e Franca Rame come autori; poi, a conclusione di questa analisi che occupa una ventina di pagine, la parte finale è costruita per mettere in crisi chi manderà in onda lo spettacolo; in sintesi si dice che si riterranno coinvolti in solido la casa di produzione, Atlantide e chi trasmetterà il programma, per un danno che non potrà essere inferiore al milione di euro".

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