La Commissione di Vigilanza ha dato all’unanimità un parere favorevole articolato e non privo di novità sulla bozza di contratto di servizio tra Rai e Ministero delle Comunicazioni. Fra le innovazioni proposte, obblighi più stretti di copertura in digitale. La soddisfazione dell’Adiconsum.
Vediamo prima di tutto cosa ha deciso la Vigilanza nella cronaca dell'Ansa:
«Via libera all'unanimità dalla Commissione di Vigilanza a un parere favorevole articolato e non privo di novità sulla bozza di contratto di servizio tra Rai e Ministero delle Comunicazioni. Un parere obbligatorio ma non vincolante, ma con alcune interessanti indicazioni: tocca ora al ministero delle Comunicazioni valutare se e quali accogliere per poi sottoporle nuovamente al vertice Rai.
Queste, in sintesi, le indicazioni della Commissione, in gran parte contenute nel parere predisposto dal relatore, Marco Beltrandi, emendato con il contributo di maggioranza e opposizione: una settantina le proposte di modifica approvate (circa 45 della Lega, una decina di FI, qualcuno dell'Unione).
Sociale e qualità - Il Comitato scientifico di 6 membri (3 designati dalla Rai, 1 dal Consiglio degli utenti, 1 dall'Agcom e 1 dal Ministero) che dovrà vigilare sul raggiungimento degli obiettivi di qualità - per scongiurare il rischio di un blocco delle attività - delibererà a maggioranza dei componenti; in caso di parità, sarà decisivo il voto del presidente (cioè il membro designato dal Ministero).
La Rai si impegna a comunicare tempestivamente alla Vigilanza i dati mensili sul rispetto del pluralismo politico, culturale, religioso e sociale nonché quello 'tematico'. La programmazione sociale farà capo ad un'apposita struttura, che risponderà alla direzione generale.
I Tg parlamentari dovranno andare in onda in fasce di ascolto adeguate. Passa anche il 'bollino' tanto caro al presidente della Vigilanza, Mario Landolfi, cioè 'adeguati segnali visivi' che contraddistinguano i programmi di servizio pubblico.
Trasparenza e meritocrazia - Dovranno ispirare il reclutamento e lo sviluppo delle carriere del personale a tutti i livelli. Ogni tre mesi la Rai dovrà riferire alla Vigilanza sull'attuazione del contratto di servizio; inoltre l'azienda si impegna a trasmettere periodicamente alla Vigilanza gli emolumenti erogati, le collaborazioni e gli appalti di servizio più significativi.
Minori, disabili, minoranze linguistiche - La Rai si impegna ad aumentare progressivamente l'offerta specifica e a realizzare almeno un'edizione al giorno di Tg1, Tg2, Tg3 (entro 6 mesi) e TgR regionale (entro 12 mesi) nella lingua dei segni. Si allunga la lista delle minoranze linguistiche da tutelare.
Multimedialità - Viale Mazzini si impegna a rendere accessibili i propri contenuti su tutte le piattaforme. Chi vive in zone non raggiunte dal segnale terrestre ed è in regola con il pagamento del canone deve poter ricevere gratis la programmazione radio-tv via satellite e via cavo.
Transizione al digitale terrestre - L'azienda deve assicurare una copertura in digitale del 75% del territorio nei prossimi sei mesi e salire all'85% nei sei mesi successivi. È chiamata inoltre a promuovere il digitale terrestre in fasce di ascolto significativo».
L'ipotizzato obbligo per Viale Mazzini di servire entro settembre il 75% della popolazione in digitale, per arrivare a marzo 2008 all'85%, è ovviamente assai rilevante. Per dare un'idea, il passaggio tra un dato e l'altro corrisponde a circa cento impianti da acquisire (dubitiamo che il Ministero elargisca ulteriori risorse alla concessionaria pubblica). Basandosi sulla realtà delle cose ne servirebbero quasi altrettanti per arrivare già al 75% partendo dall'attuale situazione. Con che risorse la Rai dovrebbe compiere questo sforzo non è specificato.
Registriamo infine la soddisfazione di Paolo Landi dell'Adiconsum: "Finalmente non più oscurati i programmi Rai trasmessi sul satellite. È passata la proposta di Adiconsum di dotare gli oltre 1 milione di utenti che non ricevono il segnale terrestre Rai di una smart-card per decriptare i programmi Rai trasmessi via satellite.
La Commissione precisa anche che la smart-card deve essere gratuita per coloro che non ricevono il segnale.
Altro aspetto che Adiconsum apprezza è la disponibilità per gli utenti di vedere in rete i contenuti dei programmi al termine delle trasmissioni e la possibilità di scaricarli.
Insoddisfacente rimane invece la composizione del c.d. "Comitato di controllo", rispetto al quale Adiconsum aveva richiesto una maggiore rappresentanza dell'utenza».