Il ‘piano di lavoro’ di Calabrò

Il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò è stato ascoltato in audizione dalla Commissione Trasporti della Camera. Ecco il “piano di lavoro” dell’Authority per il settore audiovisivo.

Questa settimana diamo conto di un'interessante audizione di Corrado Calabrò alla Camera, nel corso della quale si è chiarito quali siano le intenzioni del presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Conunicazioni e quali saranno le mosse sue, e dell'Authority in generale, nei prossimi mesi per ciò che riguarda il settore dell'audiovisivo. Ecco il puntuale resoconto apparso sul periodico dell'associazione Aeranti-Corallo 'TeleRadioFax':

"Si è svolta lo scorso 20 settembre, avanti la Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati presieduta dall'on. Angelo Sanza (FI) l'audizione del Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Corrado Calabrò sullo stato del settore delle comunicazioni in Italia e sulle linee di intervento che il nuovo Collegio dell'Agcom ha intrapreso. In particolare, Calabrò ha illustrato i programmi del Consiglio dell'Agcom per il settore delle telecomunicazioni e per quello dell'audiovisivo. Su quest'ultimo tema, il presidente Calabrò ha evidenziato come la strategia regolamentare dell'Autorità si stia concentrando in alcuni filoni principali: la concorrenza delle piattaforme trasmissive (satellite, digitale terrestre, fibra ottica, Adsl) e il relativo accesso; gli incentivi alle innovazioni di prodotto e di servizio; la vigilanza a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e in particolare dei minori; le problematiche relative alla rilevazione degli ascolti e alla raccolta pubblicitaria. Su tale aspetto, in particolare, è stata avviata un'attività di monitoraggio e di analisi del sistema di rilevazione degli ascolti televisivi in Italia, che ha già portato all'attivazione della collaborazione con l'Istat in base ad apposita convenzione. In particolare, l'attenzione dell'Agcom è focalizzata sull'attendibilità del sistema attualmente in uso, sulla necessità che la rilevazione copra il maggior numero possibile di mezzi trasmissivi di contenuti audiovisivi, nonché sulle regole di governance dell'Auditel.

Per quanto riguarda gli interventi previsti per il futuro, il presidente Calabrò ha specificato che anzitutto essi riguardano le infrastrutture e le reti per trasmissioni televisive, ossia il cosiddetto mercato dei servizi di diffusione radiotelevisiva per la trasmissione di contenuti audiovisivi agli utenti finali (correntemente denominato "broadcasting", il "mercato n. 18" tra quelli individuati dalla Commissione europea nel settore delle comunicazioni elettroniche), con particolare riguardo agli aspetti tecnici ed economici dello stesso.

Un altro tema sul quale si concentrerà l'attività dell'Agcom nei prossimi mesi è la revisione del regolamento sulla tv digitale terrestre, resasi necessaria a seguito dell'approvazione del Testo unico della radiotelevisione. Sul fronte poi del cosiddetto "switch off" della tv analogica, il presidente Calabrò ha evidenziato che per i futuri assetti concorrenziali assumeranno grande importanza le modalità operative della transizione.

Infine, con riferimento alle questioni di più lungo periodo, l'Autorità intende favorire il progresso tecnologico, in un contesto di rispetto del principio di neutralità tecnologica e dei principi che regolano il contenuto delle programmazioni. Esiste infatti una molteplicità di piattaforme trasmissive che si potranno affermare in futuro presso gli utenti finali: dal digitale terrestre (DVB-T) alla televisione in mobilità (DVB-H), al satellite (DVB-S) sino alla fibra ottica e alle reti di telecomunicazione in rame (xDSL), tutte tecnologie concorrenti con cui gli operatori potranno trasmettere contenuti audiovisivi ai cittadini. 'L'Agcom - ha detto Calabrò - considera indispensabile l'instaurarsi di un vigoroso processo concorrenziale tra piattaforme e ritiene necessario che tali piattaforme restino aperte a più operatori'.

Infine, l'Agcom segue con particolare attenzione la revisione della direttiva europea "Tv senza frontiere", che rappresenta il punto di riferimento per la regolazione di contenuti e pubblicità".

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