Andrà in onda venerdì 10 luglio in differita su RaiUno la cerimonia di assegnazione del Premio Marco Luchetta.
Cinque reportage sulla condizione dell'infanzia sul mondo sono stati premiati il 2 luglio al Politeama Rossetti di Trieste in occasione della consueta serata ‘I Nostri Angeli’, ripresa da RaiUno e che sarà trasmessa in seconda serata il 10 luglio.
Il primo premiato dell’edizione 2015 è Jonathan Rugman, reporter inglese che ha vinto il “Premio Luchetta Tv”. Rugman ha realizzato nell'agosto 2014 un reportage dall'elicottero militare che stava portando soccorso ai rifugiati yazidi.
«Ho avuto la fortuna - ha spiegato Rugman - che nello stesso piano del mio albergo in Iraq c'era il conducente dell'elicottero. Abbiamo bevuto un tè e grazie al mio produttore ho ottenuto un passaggio sull'elicottero per testimoniare il dramma di questi 10mila rifugiati».
Ecco poi il premio a Paolo Trincia del programma ‘AnnoUno’ di La7 con il servizio “Bambino per bambino”. Il servizio è una testimonianza di come anche l’infanzia sia coinvolta nella guerra con l’Isis. Il servizio racconta del bosniaco Ismar Mesinovic, residente in provincia di Belluno, che rapisce il figlioletto Ismail di appena due anni e lo porta in Siria, dove ha intenzione di arruolarsi tra le file dell'Isis. La mamma, Lidia, crede che i due siano andati in Bosnia per le vacanze di Natale a trovare i parenti, ma pochi giorni dopo scopre che il viaggio è proseguito in macchina verso la Turchia e poi nella Siria devastata dalla guerra civile.
Appena arrivato in Siria con il figlioletto, Ismar muore in combattimento, e il figlio sparisce nel nulla. Nel suo reportage l'inviato Pablo Trincia racconta la ricerca del bambino, ripercorrendo le tracce del viaggio di padre e figlio dall'Italia alla Bosnia dei jihadisti, e infine in Turchia, dove si reca assieme a mamma Lidia per cercare notizie del piccolo a pochi passi dal confine con la Siria.
Il premio Stampa Italiana è stato assegnato alla corrispondente dagli Stati Uniti di ‘Avvenire’ Elena Molinari, per l’articolo “USA, perché le armi da fuoco fanno strage di bambini neri”, mentre a Emilie Blachere di ‘Paris Match’ è stato consegnato il Premio - sezione stampa internazionale - per un servizio sulla guerra in Ucraina. Il fotografo spagnolo JM Lopez ha vinto il premio per la sezione fotografia.
Sono poi stati assegnati i premi speciali a Giovanna Botteri, corrispondente dagli Stati Uniti per la Rai, insignita del “Premio Speciale Luchetta 2015 «per il suo giornalismo fatto di rigore, passione e grande umanità» e Ferruccio de Bortoli che si è aggiudicato la quarta edizione del Premio FriulAdria Testimoni della Storia.
Il premio “I nostri angeli” è andato a Famiglia Cristiana “per la grande attenzione che da sempre dedica alle tragiche vicende che coinvolgono i bambini di tutto il mondo”.
Il Premio Luchetta è stato istituito dalla Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin, nata per ricordare i tre reporter morti in guerra. Dal 1994, anno della sua nascita, la Fondazione aiuta bambini affetti da malattie non curabili nei loro Paesi d'origine.