Il Premio Marco Luchetta di Trieste

Il Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta di Trieste è dedicato ai reporter di guerra o di dolorose e pesanti situazioni nel mondo. Quest’anno l’evento è stato trasmesso anche su RaiUno a cura di Duilio Giammaria.

In occasione dell'undicesima edizione del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta di Trieste la Rai ha mandato in onda, lo scorso 19 agosto, la cerimonia di premiazione “I nostri angeli”, su RaiUno, condotta da Duilio Giammaria e con la regia di Andrea Apuzzo.

L'evento si è celebrato in realtà a metà luglio ma è tuttora di estrema attualità, sia per i temi dei servizi premiati sia per il sacrificio delle persone a cui è dedicato il premio, reporter di guerra che hanno pagato con la vita mentre facevano il loro lavoro, proprio come gli ultimi due reporter americani (freelancers) assassinati dall'Isis James Foley e Steven Slotoff.

“I nostri angeli” era dedicata a Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D'Angelo e Miran Hrovatin, uccisi, a Mostar e a Mogadiscio (Hrotavin era il cameraman di Ilaria Alpi) mentre facevano il loro lavoro; a loro si è aggiunto purtroppo in agosto Simone Camilli, come ricordava una scritta del programma Rai in sovrimpressione.

Dal 2004 la città di Trieste ricorda ogni anno questi propri cittadini caduti per fare il loro lavoro giornalistico, con un premio dedicato appunto agli operatori dell'informazione che documentano, spesso a proprio rischio, situazioni e drammi del mondo.

Questi i premiati 2014.

Premio Luchetta sezione Tv: per il miglior servizio giornalistico trasmesso su un'emittente europea della durata di 5 minuti, Flavia Paone - Tg3 "Campo Rom Giuliano".

Premio Ota per il miglior servizio di approfondimento trasmesso su un'emittente europea della durata di 45 minuti a Lucia Goracci - Rai 3 DOC3 "Le bambine non vanno a scuola";

Premio Luchetta sezione quotidiani e periodici a Lucia Capuzzi - Avvenire "Bolivia, la rivolta dei baby operai"; Premio Dario D'Angelo per il miglior articolo pubblicato su un quotidiano o periodico europeo a Harriet Sherwood - The Guardian weekend magazine "Behind the wire"; Premio Hrovatin per la miglior fotografia pubblicata su un periodico o quotidiano internazionale a Niclas Hammarstroem - Aftonbladet “Aleppo”.

Pubblica i tuoi commenti