L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato il programma di lavoro sulla rilevazione degli indici di ascolto, finalizzato a migliorare il funzionamento del sistema Auditel. Entro l’anno verà emanato un atto di indirizzo.
La Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato nei giorni scorsi il programma di lavoro sulla rilevazione degli indici di ascolto, finalizzato a migliorare il funzionamento del sistema Auditel secondo criteri di correttezza, trasparenza ed apertura alle nuove tecnologie.
Il programma fissato dall'Agcom prevede nell'immediato la firma di una convenzione con l'Istat per la definizione degli strumenti utili a garantire la correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e la congruità delle metodologie utilizzate. Successivamente sono previsti un approfondimento tecnico sull'analisi delle nuove piattaforme trasmissive e un ciclo di audizioni con tutte le parti interessate. In base agli elementi acquisiti, l'Agcom prevede poi di emanare entro l'anno un atto di indirizzo per individuare regole finalizzate ad assicurare neutralità ed indipendenza alla rilevazione.
L'associazione Aeranti-Corallo, esprimendo soddisfazione per il provvedimento adottato dall'Agcom, ha auspicato "che la delibera che l'Autorità emanerà al termine del procedimento assicuri per il futuro analisi degli ascolti con campionature che permettano una rilevazione, dettagliata, nel territorio, dell'emittenza locale".
Pronta la replica di Walter Pancini, direttore generale di Auditel: "Non solo sono tranquillo, ma pronto, come sempre, a collaborare con l'Authority". "Auditel resta un sistema di rilevazione fisiologicamente indipendente", perché coinvolge tutti i soggetti del mercato, e "avanzato da un punto di vista tecnologico".
"Noi stessi - ha detto ancora Pancini - abbiamo chiesto un'audizione e siamo lieti di avere un rapporto diretto con l'Authority, così come avevamo iniziato ad avere un rapporto di collaborazione con i consulenti dell'Istat. D'altra parte è la legge a prevedere che sia l'Authority a vigilare sul sistema. Per questo si tratta di un discorso ordinario e non eccezionale e da noi condiviso".