Un brusco spostamento ci costringe ad una veglia all’alba, per la partenza da Kosice verso la città di Uzhgorod, nell’Ucraina occidentale , al confine con la Slovacchia e nella regione della Transcarpazia, parte della Cecoslovacchia durante l’impero asburgico, ceduta poi all’Ungheria. Liberata nell’ottobre 1944 dai Russi e poi parte della repubblica Ucraina, ne ha seguito le sorti dopo il collasso dell’Unione Sovietica.
Un breve excursus storico, necessario per capire l’attuale complicata situazione geopolitica. Tornando al viaggio per Uzhgorod, è stato appunto un viaggio lungo da Kosice, anche a causa del rifacimento di buona parte del manto stradale, e per la lunga sosta al confine per il controllo dei passaporti. Niente di strano, dal momento che sul pullman da Kosice per l’Ucraina c’erano una quindicina di nazionalità diverse.
Arrivo a Uzhgorod tardi e c’è un incontro con le autorità locali, il vice presidente dell’amministrazione regionale Mykhailo Popovych e il responsabile del dipartimento Pubbliche relazioni Volodynur Pipash. Dopo una breve visita a Uzhgordod insieme a giornalisti di Tv e giornali locali, partiamo per Voevodyno, un relais ex sito militare all’interno dell’Ucraina, immerso nella natura e meta delle vacanze della media borghesia della zona.
Dopo un breve pranzo siamo subito al lavoro per due seminari, uno con i giornalisti locali, molti dei quali giovani. I primi problemi che emergono parlando con loro (di cui parleremo nei dettagli sull’edizione cartacea) sono la formazione e l’importanza di una corretta informazione.
Un argomento fondamentale, soprattutto nel momento attuale, che vede l’Ucraina impegnata in un conflitto con la Russia nelle regioni orientale del Paese. Significativa la testimonianza della giovane giornalista Galina Sernivka, partita come infermiera nella parte orientale del Paese, la zona russofona appunto, dove il suo fidanzato è impegnato con l’esercito ucraino.
“Leggendo la stampa locale - dice Galina - ho scoperto che venivano diffuse notizie false su noi persone dell’Ovest. Ad esempio che una ragazza era diventata un cecchino dopo che era stato ucciso il suo fidanzato, o altre cose che definivano noi dell’Ovest come mostri. Per questo motivo ho iniziato a fare dei filmati per raccontare la verità, spiegare come stavano le cose, su un canale youtube”.
In Ucraina le Tv locali sono nate dopo la creazione dello Stato (ex Repubblica sovietica) ma si trovano ad affrontare problematiche legate al momento economico negativo e hanno giornalisti con scarsa preparazione professionale, cosa lamentata da vari giornalisti ucraini presenti al festival. Infatti sono in genere mass media creati dagli oligarchi locali utilizzati a scopo politico o propagandistico e quindi ci sono immediate ricadute negative sulla libertà con cui in essi si svolge il lavoro giornalistico.