Proseguiamo le cronache dal Festival delle Tv locali in Slovacchia.
Dopo l'apertura ufficiale del Festival Internazionale di Kosice dedicato alle Tv locali da parte dell'ambiasciatore americano in Slovacchia Rudolphe M. Vallee, é ripreso questa mattina il ciclo di programmazione dei filmati in concorso.
La qualita é sempre di buon livello e a dominare sono prevalentemente le tematiche di carattere sociale. La disabilitá, la droga, il cancro, le conseguenze di fatti storici, come quello della centrale atomica di Cernobyl o della guerra nella ex Jugoslavia, argomento che dimostra di essere una ferita ancora aperta per molti abitanti dell'ex Paese balcanico, anche se sono passati diversi anni.
La tecnica utilizzata predilige i primi piani e lascia parlare le persone. Si fa in modo che siano i protagonisti delle vicende a raccontarle e non il giornalista. La telecamera non fa altro che zoommare dal paesaggio al primo piano di chi parla.
Tra i filmati che hanno colpito maggiormente in questa giornata c'é stato quello realizzato dal Film Centrum - Nord della Svezia, intitolato "Flower belowed". Protagonista é Frida, una giovane donna che sta seduta per terra nel suo appartamento. Frida aspetta. Non si capisce chi. Suona il telefono, risponde veloce. Pensava che fosse David, ma non é lui. "Non ce la faccio piú ad andare avanti cosí" - dice la protagonista. Intanto la telecamera stacca sul rubinetto che gocciola. Lento, lentissimo. All'improvviso, mentre Frida é stesa per terra, tremante, si spalanca una porta. Un uomo alle sue spalle entra nella stanza. Le si avvicina. È David che torna, pensa chi guarda il filmato; pian piano l'uomo si avvicina, le accarezza un braccio. Lento, tranquillo, le inietta una dose di eroina. Frida torna a sorridere...
Il pranzo é stata una buona occasione per parlare con i partecipanti al Festival e fare un po' di pratica d'inglese. Ci siamo confrontati sulle Tv private degli Usa, anche se il concetto di locali che abbiamo noi é diverso; con gli amici olandesi si commentava invece il caso di "The Donor Show", per scoprire che dopo questa messa in scena i donatori di organi sono aumentati in maniera esponenziale.
Lo svedese Moubius Johanes ci ha parlato del suo Open Channel. Ma la chicca é quella che ci ha raccontato Roger Worrod, attore e doppiatore che ha il passaporto svizzero ma è inglese, nato a Coventry. Lui parla bene italiano perché stato sposato con un'italiana ed ha conosciuto bene Mastroianni, Cucciolla, Fellini, insomma ha frequentato la Roma del cinema degli anni d'oro. Ha doppiato in inglese attori come Fabio Testi, Gianmaria Volonté, Marcello Mastroianni in alcuni film destinati al mercato americano.
Roger conosceva bene appunto uno dei nostri migliori doppiatori ed attori, Riccardo Cucciolla, che interpretò in un film uno dei due anarchici condannati a morte in America, Sacco e Vanzetti. Quando girò "Sacco e Vanzetti", film destinato anche alla Tv americana, Cucciolla doppiò se stesso. "Il suo inglese era buono, troppo buono per un italo-americano - spiega Roger Worrod - , allora gli spiegai come doveva essere il suo accento. Non troppo britsh ma con una marcata flessione italiana". Anche negli Usa il film ebbe poi un buon successo.
A domani...
(Eena Romanato)