Il sogno di Saccà

In una dichiarazione all’agenzia di stampa ASCA, Agostino Saccà fa sapere che se la direzione generale Rai arrivasse nelle sua mani (si decide domani, mercoledì), sarebbe come un sogno che si avvera.

Il direttore di RaiUno, candidato favorito alla carica, continua poi a raccontarsi sul "Corriere della Sera", premettendo di essere "un aziendalista". Il Nostro ricorda poi il suo cammino alla Rai, dove "passo dopo passo ho fatto una lunga e dura gavetta". Politicamente - e qui viene il bello - si dichiara un "socialista, figlio di socialista" che però vota Forza Italia, ma che "come uomo Rai continuerà a fare concorrenza a Mediaset" (sembra la fiera delle contraddizioni, ma tant'è...).

"Mio padre era socialista, io sono socialista - afferma ancora l'impavido Saccà - . Resto un uomo di sinistra, è la sinistra che si è spostata". Ovvia la conclusione: "Per questo voto Forza Italia. Io e tutta la mia famiglia", anche se "questo è un fatto privato".

In ogni caso, "come uomo Rai, qualunque sia il mio destino continuerò a fare concorrenza a Mediaset". "Bisogna farsi concorrenza - aggiunge l'inarrestabile Saccà (che si è anche fatto forza della performance di Benigni a Sanremo) - , perché ciò non significa distruzione di risorse. La concorrenza si fa sugli ascolti".

E all'indomani dei molti girotondi di protesta intorno alla Rai, conclude: "Viva i girotondi, se ci aiutano a riflettere su quello che non va".

Insomma, quasi ecumenico... Se dopo tutto questo non ce la facesse, ci sarebbe davvero da meravigliarsi.

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