Si svolge oggi e domani al teatro Strehler di Milano il summit sulla comunicazione ‘Per tempi difficili voci forti – I mercati, i mezzi, i messaggi’.
“È finita un'epoca ed è iniziata l'epopea della crisi. Bisogna agire, altrimenti di questo passo il ceto medio rischia di polverizzarsi innescando un pericoloso domino sociale. La crisi deve essere un'occasione per elaborare nuove strategie. Per quanto ci riguarda, come investitori pubblicitari e aziende esposte alla concorrenza, non ci resta che adottare il motto delle streghe del Macbeth: 'Rifletti, riorganizza, rilancia'. E quando hai un prodotto che innova un'azione d'acquisto, chiama una buona agenzia di pubblicità e se sono bravi ti risponderanno come le streghe del Macbeth: 'Apparite, apparite, apparite'”.
È iniziato così, con le parole del presidente dell'Upa (Utenti Pubblicità Associati) Lorenzo Sassoli de Bianchi, il summit sulla comunicazione 'Per tempi difficili voci forti - I mercati, i mezzi, i messaggi', organizzato il 4 e 5 luglio al teatro Strehler di Milano, che ospita appunto fino a domani numerose personalità di fama internazionale nei settori dell'economia, dei media, della comunicazione e dell'innovazione.
La stima del presidente dell'Upa sugli investimenti pubblicitari nel 2012 non è certo confortante: si rischia di registrare quest'anno una flessione a doppia cifra. A fronte di investimenti nel 2011 per 9 miliardi, quest'anno si dovrebbe assistere a un calo di circa 700 milioni, con gli investimenti nell'ambito pubblicitario che si fermeranno a 8,2-8,3 miliardi di euro. La stima è che nel 2013 ci possa essere un recupero, del quale possa anche beneficiare l'ultima parte del 2012 con gli investimenti che potrebbero contrarsi solo del 7,5 per cento. Sassoli ha poi sottolineato che il calo di Mediaset “non è legato al fatto che Berlusconi non sia più al governo perché, anche in precedenza quando lo era, il trend era già calante, così come La7 era in crescita. Tutto dipende dalla tipologia di offerta editoriale”.
Le tre sessioni del Summit vengono condotte da Daria Bignardi
La prima è stata dedicata allo scenario macroeconomico: “Stiamo vivendo tempi di inedita incertezza. Quasi ogni Paese al mondo sperimenta con durezza fattori di crisi finanziaria, economica o politica. Ma le leadership si distinguono perché sanno che le crisi si superano capovolgendole in sistemi di opportunità. Si deve riavviare la dinamica dei consumi in una società civile in debito di fiducia. E, a partire dalla storica centralità della cultura europea nello scenario globale, occorre cercare gli elementi di una nuova responsabilità dell'economia, che dia luce anche a una nuova responsabilità della comunicazione”.
La seconda punta su 'Il nuovo paesaggio mediatico': “Siamo entrati in un paesaggio mediatico mutevole, caratterizzato dal moltiplicarsi delle audience e dalla pluralità dei modelli di comunicazione: fiction che ibridano televisione e grande cinema, user generated content, nuove piattaforme web, nuove tecnologie per usare i media chiedendogli cosa fare o vedere... vecchio e nuovo si ibridano in forme inedite. Gli utenti sono più ubiqui, più passivi, più attivi. L'ulteriore sfida è misurare le diverse relazioni tra audience diverse, contenuti diversi, media diversi.
Infine, “La risposta delle imprese”: “Nell'incerto scenario macroeconomico attuale e nel nuovo paesaggio mediatico le imprese devono dare risposte sul piano della comunicazione, innovando sia il pensiero strategico, sia le pratiche del comunicare. È tempo di sperimentare, e due casi fra molti potrebbero dare stimoli nuovi: una comunicazione capace di mettere le ali al prodotto, e una capace di farsi mimetica nel suo target”.