Non è che il Telefilm Festival finirà per lasciare Milano e magari approdare a BolognaO Una possibilità di questo tipo c’è, per demerito assoluto del Comune di Milano. Ecco perché…
Ecco quanto ha scritto Giorgio Scorsone (Giosco) su www.digital-sat.it:
«Si è chiusa la settima edizione del "Telefilm Festival", organizzato dall'Accademia dei Telefilm, in collaborazione con 'Tv Sorrisi e Canzoni', ancora una volta con tanti ospiti, bagni di folla ma con anche qualche polemica.
Se infatti il pubblico ha premiato senza appelli la manifestazione telefilmica milanese accogliendo gli ospiti internazionali con calore (Michael Weatherly e sabato Laura Esquivel), le polemiche sono state mosse dagli organizzatori nella tradizionale conferenza stampa di chiusura.
«L'unico punto dolente di questa edizione è stato il Comune di Milano - ha detto Leo Damerini, direttore artistico del Festival - : era già previsto l'intervento dell'assessore al Tempo Libero Rizzi alla conferenza stampa di apertura, ma non si è presentato. Lo abbiamo reinvitato alla presentazione del Telefilm Kids e nuovamente non si è presentato. Nessuno ha detto una parola, né un comunicato stampa sul Festival. A questo punto è d'obbligo l'iscrizione nei casi di 'Senza Traccia', ma alla fine di questa edizione diventa quasi un 'Cold Case'».
Proprio il Telefilm Kids, qui menzionato come possibile d'interesse da parte delle istituzioni, è stata la vera e propria sorpresa dell'intera edizione, con la necessità per esempio di ripetere due volte la proiezione de "Il mondo di Patty" e l'affluenza organizzata da parte di diverse scolaresche dell'hinterland, e non solo.
Un successo che sicuramente spingerà gli organizzatori a riproporlo e non è escluso che prenda vita propria, come spin-off del Telefilm Festival. L'unico dubbio è legato alla location della prossima edizione: visto il disinteresse del Comune di Milano denunciato dagli organizzatori, prende corpo l'ipotesi di uno spostamento dell'intera rassegna a città, come Bologna, più attente a iniziative del genere rivolte ad un pubblico giovane».