Il noto giornalista sportivo di RadioRai va in pensione. Ma, alle prese, con l’ultima radiocronaca a ‘Tutto il calcio’, non riesce a trattenere copiose lacrime in diretta. Un caso molto umano che ci dà l’occasione per scoprire un ‘personaggio’.
Non è riuscito a trattenere le lacrime e la commozione Ugo Russo, radiocronista Rai che dopo ben 42 anni di carriera (circa venti in RadioRai) ha raccontato ai "meravigliosi ascoltatori" la sua ultima partita in diretta per "Tutto il calcio minuto per minuto": Livorno-Trapani, finita con un rotondo 6-0. Russo, che va in pensione, è stato una colonna del Giornale Radio Rai, per cui ha seguito, oltre al calcio, molte altre discipline tra cui rugby e ciclismo, anzi una quantità di discipline (anche in occasione delle Olimpiadi), facendo sempre con attenzione e partecipazione il suo dovere.
Sarebbe stata una 'breve' in questo sito, anche se la pastosa voce di Russo ci ha fatto compagnia per una vita sulle onde sportive di RadioRai, se non avessimo trovato su Wikipedia una biografia del giornalista che è davvero interessante. E allora eccola qui di seguito.
«Ugo Russo (Roma, 18 giugno 1950) è un giornalista e artista italiano, inviato della Redazione Sportiva del Giornale Radio Rai. È stata una delle voci storiche della trasmissione 'Tutto il calcio minuto per minuto' ed è il giornalista in attività ad aver effettuato più radio-telecronache in carriera. Dopo oltre quarantadue anni di carriera, il giornalista ha commentato la sua ultima partita il 12 ottobre 2014 (Livorno-Trapani, terminata 6-0 per i livornesi).
Ha seguito diverse Olimpiadi e Mondiali ed Europei di moltissime specialità, oltre a Giri d'Italia di ciclismo, Sei Nazioni di rugby e molto altro. All'Olimpiade di Sydney 2000 ha seguito e raccontato per la Rai avvenimenti di 23 diverse discipline agonistiche.
Ha avuto un discreto passato anche come cantante-imitatore.
Ha cominciato a scrivere per un bisettimanale ('Record', poi diventato 'Il Corriere Laziale') quando aveva neppure 18 anni, ed ha lavorato per le prime Radio private romane sin dal 1974. Con Roma Video Blu ha inaugurato le Televisioni libere della cCpitale passando, nel tempo, a Pts, Teleregione, Canale 7, Canale 66, Teletevere, Teleroma 56. Con quest'ultima ha lavorato per 16 anni, facendo tutte le radio-telecronache esterne di Lazio e Roma. Ha lavorato per tante importanti televisioni private nazionali. È entrato in Rai nel 1994 diventando, successivamente, inviato.
È attualmente il giornalista in attività ad aver effettuato più radiotelecronache, ora è arrivato ad oltre 4000, come riportato anche su articoli apparsi su La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Il Corriere dell'Umbria. È stato ospite di varie trasmissioni sulla Rai ('Uno Mattina estate', 'Scommettiamo che?', 'Casa Rai1', in cui Massimo Giletti lo ha intervistato per 15 minuti assieme all'ex campione di pugilato Sandro Mazzinghi, ecc.). Ha scritto su numerosi giornali e riviste. Per quanto riguarda i quotidiani, ha lavorato per anni con il gruppo 'Corrieri' e 'Gazzette': è stato prima redattore del 'Corriere dell'Umbria' e del 'Corriere di Viterbo' e poi caporedattore del "Corriere di Civitavecchia e Roma Nord'.
Parallelamente al lavoro di giornalista, ha svolto per quasi 30 anni l'attività di cantante e imitatore. In quest'ultima veste, oltre ad arrivare a rifare il verso a circa 200 personaggi, è stato il sosia (con adeguato travestimento) del cantante Demis Roussos, imitandone perfettamente anche la voce, tanto che è stato spessissimo scambiato per lui. Come artista è uscito su vari quotidiani e settimanali, con ampie interviste: 'Panorama', 'Stop', 'Momento Sera', 'Il Messaggero', partecipando, come ospite, a trasmissioni mandate in onda, tra le altre, da Rai, Canale 5, Italia 1, Telemontecarlo.
È stato il cantante solista dei Papi Fruggini, degli Acquaviva, del Centro Sound. Ha lavorato anche con gli Epoca.
Nei primi anni Ottanta è uscito un suo 45 giri: 'Ricordo d'amore' e 'Rimorsi', canzoni delle quali ha composto musica e parole. Il 4 settembre del 2011, prima di trasmettere una partita di serie B, Livorno-Nocerina, è stato colpito da un ictus ischemico che lo ha tenuto in coma per 11 giorni. Poi il miracoloso risveglio e nessuna conseguenza riportata, tant'è che è ritornato presto alla normale attività lavorativa. E a maggio 2012 la Minerva Edizioni di Argelato (Bologna) ha pubblicato il suo primo libro autobiografico (il suo terzo in totale, oltre a una decina di prefazioni per libri di altri colleghi o noti personaggi, come ad esempio il già citato Sandro Mazzinghi per il suo "Sul tetto del mondo"), 'Un microfono a due facce', in cui Russo, partendo dallo spiacevole episodio di Livorno, che avrebbe potuto ucciderlo, unico momento triste del volume, sciorina successivamente una serie di aneddoti e situazioni allegre e particolari dei suoi 44 anni di attività tra giornalismo e spettacolo.
Ecco perché, come recita il titolo, le due facce del microfono, oggetto necessario per poter evidenziarli al meglio. Assieme alle tantissime foto dell'autore con i personaggi più noti dello sport e della canzone, incontrati in tutti questi anni, ci sono pure spaccati di un giornalismo pionieristico dove emergono ancor di più umiltà, volontà e spirito di sacrificio, qualità necessarie per andare avanti nella professione. E dunque ci sono anche delle pagine piene di insegnamenti e più di un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la carriera "della penna e del verbo"».
Che dire? Grande Ugo, ora riposati ma in futuro non ci far mancare del tutto la tua voce, perché ci piacerà sentirla ancora in occasione dei più vari eventi sportivi, sempre su RadioRai o - se non sarà più possibile - anche su altre emittenti (perché no?).