La lotta è stata dura e l’impegno - non c’è dubbio - c’è stato, ma l’esito sembrerebbe non essere stato alla fine soddisfacente. Così da oggi, 1 gennaio 2015, sul canale 163 e sul ‘parallelo’ 230 di ILikeTv compare solo un cartello che invita ad andare a visitare il sito Web del gruppo, in attesa di possibili novità. Novità di cui al momento sul sito stesso non compare traccia.
IlikeTv sembra così considerare chiusa la sua parabola (salvo sorprese prossime), iniziata solo pochi anni fa, proprio in questo stesso periodo, sul satellite (e su Sky), per poi approdare sul digitale terrestre.
Uno dei problemi era quello della numerazione troppo ‘alta’ ed era così stato messo in atto un (ultimo, a quanto pare) importante tentativo, quello di ‘arretrare’ almeno al numero 163 dal 230 precedente (peraltro mantenuto fino all’ultimo), inventando un altro canale ‘di passaggio’, We Share; l’operazione era avvenuta solo pochi mesi fa, nel periodo estivo.
Abbiamo seguito con piacere il tentativo di ILikeTv, perchè il canale (romano e forte anche di finanziamenti regionali) aveva adottato uno stile e un palinsesto belli e gradevoli, realizzando anche una serie di produzioni di buon livello. Tutto per i giovani, beninteso, ai quali veniva proposta una Tv pienamente ‘interattiva’ che li vedeva partecipi e protagonisti.
Ma l’operazione evidentemente non ha ottenuto i favori del ‘grande pubblico’ (da tempo lo share in Auditel era uno sconfortante 0,0%) né del mondo pubblicitario, almeno non a un livello tale da garantire un ulteriore sviluppo del progetto.
Oggi quindi la sospensione delle trasmissioni, che salvo sorprese, appunto non riprenderanno.
Un vero peccato, perché fra tanti canali ‘avvilenti’ sul satellite e sul terrestre (con televendite a non finire) ILikeTv era sembrato un tentativo serio e gradevole, che poteva avere sorte migliore.
A mio modesto parere, prima di spettatore e poi – per quanto in piccola misura – di addetto nel settore, Il problema è in due punti: il primo, la presenza di filibustieri a cui non interessa “fare televisione” ma solo occupare frequenze e canali per speculazioni finanziarie (con il marasma di inutili canali di televendite). Il secondo, l’assurdo criterio di assegnazione della numerazione LCN, davvero incomprensibile e irrazionale già nei numeri da 11 a 60… figuriamoci nelle numerazioni superiori, dove la fuffa si mescola al poco che c’è di buono…
Fin che non si farà pulizia dei primi, e ordine nell’LCN, la situazione resterà triste.