Il trionfo di ‘Game of Thrones’, la prima vittoria di un’attrice afro-americana (Viola Davis per la serie Abc ‘How to get away with murder’) e i premi a ‘Transparent’, la serie incentrata sulla vita di un transgender. Questi gli esiti principali della notte degli Emmy Awards 2015, i premi della Tv americana, a Los Angeles.
È stata la serie fantasy più vista nella storia della Tv a vincere per la prima volta l’Emmy come miglior serie drammatica. Ben dodici le statuette per la produzione Tv tratta dai libri di George R. R. Martin.
È stata soprattutto la HBO a sbancare gli Emmy 2015, anche con ‘Veep’, premio come miglior serie comica.
Come miglior protagonista maschile di una serie drammatica è arrivato il momento di Jon Hamm, colonna della serie ‘Mad man’.
Un record di programmi e progetti in concorso, 348 provenienti da 84 emittenti di 34 nazioni, oltre 120 in più dello scorso anno: sono numeri “che parlano e ci dicono di una delle migliori edizioni, come non se ne vedevano da anni”. A tracciare questo bilancio del 67/esimo Prix Italia, svoltosi a Torino dal 19 al 24 settembre, è stato Paolo Morawski, segretario generale del concorso internazionale per programmi Radio, Tv e Web promosso dalla Rai. “Tutti i trend - ha sottolineato Morawski - sono positivi”.
“L'APT - specifica un comunicato - si unisce alle preoccupazioni sulle deroghe concesse dall'AgCom alle emittenti in merito agli obblighi d'investimento e programmazione previsti dalla legge. L'industria della produzione dei contenuti svolge un ruolo importantissimo per la crescita economica e civile di un Paese e contribuisce a promuovere il Made in Italy. È un settore che va difeso e tutelato.
In tal senso l'Associazione dei Produttori Televisivi indipendenti non può che condividere le motivazioni del ricorso di Anica e Cartoon Italia contro la Delibera AgCom che ha concesso a FOX International Channels la deroga all'obbligo di investire in opere cinematografiche di espressione originale italiana e di programmare contenuti europei di produttori indipendenti destinati ai minori”.
Con ordinanza n. 4144/2015 emessa nella Camera di Consiglio del 10/09/2015 depositata in data 11/09/2015, il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello del Ministero e dell’AGCom contro un provvedimento cautelare del TAR Lazio che aveva sospeso per un’emittente televisiva il procedimento di esclusione per interferenze ad emittenti estere, disciplinato dalla L. n. 9/2014, di conversione con modifiche del D.L. n. 145/2013.
La cosa interessante - come spiega Confindustria Radio Tv - è che “il Consiglio di Stato ha rilevato che, a seguito della riduzione della potenza del segnale dell’emittente, erano venute meno le interferenze che avevano dato origine al procedimento; ha ritenuto quindi sussistere le esigenze cautelari confermando la sospensione dei provvedimenti amministrativi impugnati. Il procedimento continuerà quindi presso il Tar Lazio, presso il quale il ricorso verrà discusso il 13 gennaio 2016”.
Insomma, non è detto che il solo fatto di trasmettere su una certa frequenza implichi interferenza con l’estero. E non sembra poco, rispetto alle intenzioni del Governo in merito.
Il crowdfunding, la ricerca di fondi per finanziare progetti dal basso, in Italia va a gonfie vele e i numeri lo dimostrano: cresce il giro d'affari sulle piattaforme italiane e anche nel panorama dei media l'attenzione è sempre più forte. Nel mondo radiofonico la prima ad avere fiutato l'opportunità è stata Radio 105. Da maggio, condotto dai giornalisti Maurizio Guagnetti e Gianluca Pellizzoni, ogni giorno va in onda ‘105 Smart Up’, il programma sul crowdfunding che racconta il fenomeno nella sua versione più pop.
In soli due mesi ‘105 Smart Up’ è riuscita a promuovere e portare in goal con ben 260.000 euro di finanziamenti - 8 dei 14 progetti di Withyouwedo.com, la piattaforma di crowdfunding che Telecom Italia mette a disposizione di enti, associazioni e cittadini per la promozione e il finanziamento di progetti innovativi che creino valore sociale per la collettività.
‘105 Smart Up’ va in onda su Radio 105 da lunedì al venerdì alle 9.50 e alle 12.50 e il sabato dalle 12.00 alle 14.00.
Il Coordinamento dei Cdr Mediaset giudica inaccettabile la decisione della società Dng, che ha comunicato ai suoi dipendenti di avere avviato le procedure per un licenziamento collettivo che riguarderebbe oltre la metà dei suoi lavoratori. Si tratta di 32 professionalità tecniche specializzate che solo tre anni fa erano state trasferite dalla società Videotime facente capo al Gruppo, alla società esterna Dng.Nel ricordare a Mediaset che i lavoratori sono stati trasferiti in quella società in virtù di un accordo che garantiva il mantenimento del loro posto di lavoro per almeno cinque anni, i rappresentanti sindacali delle testate giornalistiche del Gruppo chiedono l’immediato intervento dei vertici aziendali per garantire la vigenza degli accordi firmati nel 2012 dalla direzione di VideoTime e che riguardano tecnici che per oltre vent’anni hanno lavorato - contribuendone al successo - nelle società del gruppo Mediaset.
Addio ad un volto noto delle news Rai. È morto a Roma Pierangelo Piegari, 72 anni, giornalista e a lungo «volto» del Tg1, ex sindaco di San Gregorio Magno dove era nato. Piegari è stato colto da un malore improvviso che non gli ha dato scampo, mentre si trovava in un supermercato di Roma. Volto noto del Tg1, aveva intrapreso la carriera professionale seguendo il calcio, al Corriere dello Sport diretto da Antonio Ghirelli; poi il passaggio in Rai, dove prima al Tg3 poi al telegiornale di Rai1 si era occupato del settore economico-sindacale, per anni aveva seguito la rubrica motori. Molti lo ricordano per il terremoto in Irpinia nell’80 dove era stato mandato come inviato e proprio in quell’occasione aveva intervistato Giovanni Paolo II in visita sui luoghi del sisma.
Dieci milioni di pubblicità in più l'anno prossimo; altri 15 milioni entro due anni. Sarebbe questo - secondo ‘Repubblica’ - il "tesoretto" che la Rai conta di portare a casa grazie all'operazione Rai 4. Infatti, “per almeno un anno e mezzo, la Tv di Stato ha sistemato il suo canale dei film e delle serie sul tasto 104 del telecomando di Sky (lo stesso che la berlusconiana Rete 4 ha liberato il 7 settembre). Sul piano formale, la pay-tv di Murdoch rilancia Rai 4 senza pagare un solo euro a Viale Mazzini, che dunque non incassa niente come diritti di ritrasmissione della rete. Ma sul piano sostanziale la Televisione di Stato "vede" un ricavo significativo che viene ben descritto nel documento "Stime ascolti e pubblicità"…
La fiammata nelle entrate sarà effetto della crescita degli ascolti. Viale Mazzini stima che lo share tra gli abbonati alla pay-tv si attesterà presto sull'1,5 per cento (contro lo 0,6 per cento attuale).
Il nuovo direttore generale Campo Dall'Orto punta, tra le altre cose, a ringiovanire il pubblico di Rai4, che oggi ha un'età media di oltre 49 anni. Operazione che richiede una messa a punto dell'offerta della rete. Il documento arrivato in Vigilanza rivela che la televisione di Stato lancerà dei programmi di lifestyle (di quelli che parlano di cucina, moda, tempo libero) e di "factual tv" (con pezzi di realtà descritti senza filtri)”.
Storico riconoscimento dedicato per sette anni alle migliori Web Tv italiane, con l’ottava edizione il premio Teletopi muta pelle e si apre a tutte le realtà capaci di raccontare una storia in rete attraverso video coinvolgenti.
Ad avviare la ricerca delle esperienze in rete saranno gli studenti del laboratorio di social web tv del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Le cinquine finaliste saranno prese in esame dalla giuria formata da esperti e critici televisivi: Cinzia Bancone (Tv Talk - Rai3), Alessandra Comazzi (La Stampa), Giovanna Cosenza (Università di Bologna), Luca De Biase (Sole24Ore), Gabriele Di Matteo (Repubblica Affari&Finanza). Presidente di giuria Carmen Lasorella.
È possibile segnalare il proprio progetto entro il 30 ottobre 2015 attraverso il form sul sito Teletopi.it o via mail a info@teletopi.it.
Videolina all’interno dei suoi Tg di martedì 22 settembre ha reso noto agli spettatori quello che è stato lo share nei mesi di luglio ed agosto. Abbiamo così le seguenti cifre: a luglio un + 6,3% e ad agosto un + 5% rispetto agli stessi mesi dell’anno passato. Gli spettatori nel giorno medio sono invece 391.130.