In difficoltà tre Tv torinesi

Continuano le situazioni di crisi nelle Tv locali, alle prese con la pessima situazione economica e le difficoltà specifiche del comparto. A Torino due Tv già in buona misura ‘lombarde’, ovvero Videogruppo e Telesubalpina, quasi chiudono i battenti, mentre Telestudio prova ad andare avanti…

Vediamo l'articolo in merito apparso su 'Repubblica Torino':

«La crisi rischia di decimare le televisioni locali torinesi. Tre nomi storici come Telesubalpina, l'emittente della diocesi, Videogruppo e Telestudio hanno chiesto o stanno per chiedere lo stato di crisi e metteranno in cassa integrazione giornalisti e tecnici. Le difficoltà nascono da motivi diversi, ma segnalano un problema grave in un settore importante del mondo della comunicazione.

Le cattive notizie per Telesubalpina sono arrivate ai primi di gennaio quando l'arcivescovo Cesare Nosiglia ha convocato tecnici e redazione (12 persone) annunciando che la proprietà dei Paolini di Milano (editori anche di Telenova) aveva deciso di chiudere a fine anno. (Poi) è stato firmato un accordo che farà partire dal 1° febbraio la cassa integrazione a rotazione per tutti i lavoratori. La redazione torinese continuerà a produrre solo i Tg (obbligatori per legge). Le altre trasmissioni saranno le stesse di Telenova.
La chiusura è dovuta a un rosso di 500 mila euro all'anno. Cifra non enorme, che però i milanesi giudicano non sopportabile.

Telesubalpina per lungo tempo ha rinunciato alla pubblicità (per scelta del cardinal Severino Poletto), ma ultimamente si era affidata a un'agenzia milanese. Non è bastato, forse anche perché da Milano non si è mai deciso di investire sullo sviluppo della sede torinese.
Monsignor Nosiglia nell'incontro con i dipendenti ha riconosciuto che senza Telesubalpina la diocesi è senza voce («non possiamo andare avanti solo con il 'Nostro Tempo' e la 'Voce del Popolo'» - avrebbe detto). Anche perché le difficoltà non risparmiano i settimanali: uno dei due è a rischio chiusura.

Venduta ai Paolini da Poletto in cerca di fondi per costruire la chiesa del Santo Volto, oggi Telesubalpina costa ancora troppo per essere riacquistata. Resta la domanda: possibile che la Diocesi di Torino non sia in grado di trovare mezzo milione di euro l'anno per salvarla?

Arriva da Milano anche la crisi di un'altra storica emittente, Videogruppo (quella dove mossero i primi passi Alba Parietti e Ramona Dell'Abate). Passata nel 2006 al gruppo Mediapason, un network di cui fa parte anche Telelombardia, avrebbe dovuto diventare più forte proprio grazie alle sinergie. Invece nei prossimi giorni scatterà la cassa integrazione anche lì. E in difficoltà è anche Telestudio, di proprietà di Giuseppe Barberi.

"La crisi è generale spiega Alessandra Comazzi segretaria dell'Associazione Stampa Subalpina ma colpisce più forte le piccole emittenti private che soffrono il digitale terrestre, le difficoltà del mercato pubblicitario con il dumping dei grandi gruppi e le debolezze croniche del settore. Sarebbe utile che le sovvenzioni pubbliche, poche, premiassero le imprese virtuose, che hanno contratti regolari per i giornalisti e tecnici e non chi usa metodi spregiudicati"».

A scanso di equivoci, Telestudio in un suo comunicato ha fatto sapere di voler 'continuare a provarci':

«Contrariamente alla notizia pubblicata da un quotidiano torinese, la direzione di Telestudio afferma che le trasmissioni Tv continueranno
regolarmente. L'azienda, pur ammettendo lo stato di difficoltà
che caratterizza tutto il settore dell'emittenza privata, continuerà a
trasmettere tutte le produzioni attualmente in onda: il lunedì sera
dalle 21,30 alle 23 “Boomerang” condotto da Patrizio Brusasco, il
mercoledì sera dalle 21 alle 23 “Faccia a Faccia” con Luca Marchetti, il venerdì sera dalle 21 alle 23 “Qui Studio Sport” condotto da Clara Vercelli. Confermati anche gli appuntamenti trisettimanali con il rotocalco “Incontri”, in onda il martedì, giovedì e sabato. Continuerà anche la regolare messa in onda del Telegiornale, nelle nuove edizioni delle 19 e 20,30. Telestudio, che trasmette ininterrottamente dal 1976, è inoltre l'unica televisione piemontese che ha all'attivo cinque canali tematici con programmazione 24 ore su 24:, Gusto Tv, Blue Jeans, All News 24, Turbo Channel e Mas Latin: “Le difficoltà di questa congiuntura economica - ha spiegato l'editore Giuseppe Barberi - sono innegabili. La nostra volontà comunque è certamente quella di continuare a fare Televisione e di essere la voce di un territorio ricco e produttivo come quello piemontese”».

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