In Turchia la libertà di stampa subisce un altro attacco

A pochi giorni dal commissariamento del giornale d’opposizione ‘Zaman’, le autorità turche hanno lanciato un nuovo attacco contro la stampa. A essere colpita questa volta è stata l’agenzia di stampa Cihan News Agency, appartenente allo stesso gruppo editoriale di Zaman e legata all’imam Fethullah Gulen, considerato nemico del premier Erdogan. Secondo quanto riporta l’agenzia di stato Anadolu, Cihan avrebbe garantito la distribuzione del nuovo quotidiano Yarina Bakis fondato da alcuni ex giornalisti di Zaman dopo il commissariamento. Ora una corte di Istanbul avrebbe nominato tre amministratori per gestirla.

Tra il 4 e il 5 marzo  la polizia turca aveva fatto irruzione nella sede di Zaman usando gas al peperoncino e acqua colorata, mentre all’esterno centinaia di persone protestavano contro la decisione del tribunale di commissariare il gruppo Feza, che controlla il giornale e la sua edizione inglese, Today’s Zaman, oltre all’agenzia di stampa Cihan, il settimanale Aksiyon e la tv Samanyolu.

L’accusa è di «propaganda terroristica» a favore di un presunto «stato parallelo» creato dall’ imam Fethullah Gulen, ex alleato diventato nemico giurato del presidente Recep Tayyip Erdogan e fuggito negli Stati Uniti. Gli amministratori nominati dal tribunale e insediatisi nel giornale dopo l’operazione hanno consegnato le lettere di licenziamento al direttore e ad altri giornalisti e pochi giorni dopo il giornale è uscito in edicola con un’impostazione filo Erdogan.

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