In vista il Festival di ‘Internazionale’

Un momento di incontro e confronto con la realtà del giornalismo internazionale, anche per cercare di ‘sprovincializzare’ questo benedetto Paese in cui viviamo. È il Festival di “Internazionale” e si tiene fra poco a Ferrara.

Una finestra sul mondo, sul giornalismo degli altri Paesi in un Paese, il nostro, dove il giornalismo è accusato, e non a torto, di eccessiva provincialità, di incapacità di sapere guardare oltre i propri confini. Si apre il 1° ottobre a Ferrara, il Festival di 'Internazionale'. Dall'1 al 3 ottobre la città ospiterà le migliori firme del giornalismo internazionale, in particolare della carta stampata, ma con un occhio attento a tutte le forme di informazione, passando attraverso a quello radiofonico e televisivo. Molti gli appuntamenti, dagli incontri con le migliori firme del giornalismo mondiale ai seminari.

Per la natura di 'Millecanali' ci focalizzeremo maggiormente su quegli appuntamenti che riguardano Radio e Tv, ma è bene evidenziare che a Ferrara ci saranno le migliori firme dell'informazione mondiale, molte delle quali saranno intervistate da giornalisti italiani (vedi, ad esempio l'intervista che Anna Maria Giordano di 'Radio3 Mondo' farà a David Carr del 'New York Times', Philip Gourevitc di 'The New Yorker' e JoAnn Wypijewski di 'The Nation)'. Partendo dai premi nell'ambito del Festival di Internazionale verrà presentato il premio Tv per il giornalismo investigativo Roberto Morrione (ma c'è anche il Premio Anja Politkovskaja).

Ci sono poi alcuni workshop estremamente interessanti, a partire da quello per tutti i giornalisti “Come diventare un giornalista quasi perfetto”, sulla ricerca e “confezione” delle notizie, con Daviud Randall; si parlerà invece di come scrivere, registrare e produrre un audio-documentario con “Registra! Il nemico ci ascolta” con Jonathan Zenti; Eik Gandini spiegherà poi come fare “Un'inchiesta per immagini”, dimostrando come, pur con un budget ridotto, sia possibile realizzare un buon documentario.

C'è poi una sezione dedicata ai documentari in anteprima italiana, tra i quali segnaliamo “Tomorrow”, documentario russo sul collettivo di artisti russi Voina (guerra), il fenomeno più interessante e provocatorio dell'arte contemporanea russa. Il documentario racconta dei fondatori di Voina, Vor e Koza, che vivono in clandestinità, insieme al loro bambino di un anno e mezzo e con le loro performance artistiche denunciano lo stato di polizia in Russia.
Ancora, “Reportero” di Bernardo Ruiz, in anteprima europea, che illustra la vita rischiosa e difficile dei giornalisti a Tijuana, Messico.

E poi tantissimi incontri con i migliori giornalisti del mondo per affrontare e conoscere le realtà di altri Paesi, in un confronto che riguarda la professione giornalistica.

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