L’evoluzione dei nuovi video-consumatori: maggior controllo dei contenuti e visione multitasking.
Secondo un nuovo studio pubblicato da Accenture, i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli e, di conseguenza, hanno sempre più il controllo delle loro esperienze di entertainment: seguono i contenuti televisivi in modo multitasking, associando alla tv l'utilizzo di schermi di altri device (77% del campione) e guardando sempre più spesso contenuti video tramite Internet (oltre il 90%).
Secondo la terza edizione dello studio condotto su scala mondiale “Video Over Internet Consumer Survey 2013” è emerso che, mentre guardano la tv, gli spettatori utilizzano sempre più spesso diversi strumenti come portatili, telefoni, tablet e persino libri e giornali.
“I consumatori non si limitano più a guardare la televisione - ha spiegato Francesco Venturini, Broadcasting Lead del gruppo Media & Entertainment di Accenture - . La diffusione dell'approccio multitasking nella fruizione di contenuti televisivi lascia intendere che forse il palinsesto fisso, noto anche come Tv lineare, sta perdendo il suo fascino per gli utenti sofisticati, e questo rappresenta allo stesso tempo una sfida e un'opportunità per emittenti e produttori”.
Il sondaggio, condotto su oltre 3.500 persone in sei Paesi, ha rivelato che lo scorso anno l'approccio multitasking è cresciuto notevolmente. Più dei tre quarti (77%) degli intervistati usa regolarmente il computer o il portatile mentre guarda la tv, il 26% in più rispetto al 2012.
Sebbene sia stata registrata una crescita nell'utilizzo di tutti i tipi di dispositivi, i tablet hanno riscontrato un vero e proprio boom (passando dall'11% al 44%) nella visione integrata alla tv, nonostante il numero di consumatori che possiedono un tablet sia molto inferiore rispetto a quelli di Pc, televisori e telefoni.
Anche se nella maggior parte dei casi non c'è un nesso tra il contenuto televisivo e ciò che viene fruito con altri dispositivi, lo studio indica che c'è uno stretto legame tra l'uso del tablet e i contenuti visualizzati sulla tv, rispetto a quanto accade con i portatili e gli smartphone.
“Il crescente utilizzo del tablet da parte dei telespettatori di oggi costituisce sicuramente un'interessante opportunità per gli operatori del settore - ha spiegato Venturini - . Questo è un esempio delle nuove possibilità che le applicazioni over-the-top e la convergenza di più media offrono a chi le saprà cogliere”.
I consumatori hanno sviluppato nel corso del tempo abitudini sempre più sofisticate, come evidenziato dai risultati dello studio: maggior frequenza con cui si guardano film, programmi televisivi e video on demand tramite internet e su dispositivi diversi dalla televisione e correlazione tra il tipo di contenuto scelto e il dispositivo usato per visualizzarlo.
Secondo lo studio di quest'anno, inoltre, il numero degli intervistati che guarda almeno una volta alla settimana contenuti video su internet tramite Pc/portatile è salito al 65% rispetto al 59% dello scorso anno; è cresciuto anche il numero di chi utilizza lo smartphone (dal 24% al 31%) e il tablet (dal 14% al 22%).
I consumatori hanno iniziato anche a scegliere il dispositivo su cui guardare un video in base al tipo di contenuto. Questo significa che un film integrale o una serie Tv viene vista prevalentemente su Pc o portatili (il 47% contro il 41%), mentre brevi videoclip vengono visualizzati soprattutto su smartphone (il 49% degli intervistati).
Così come evidenziato nell'Accenture Technology Vision 2013, è necessario quindi che le emittenti e i provider di contenuti creino delle “relazioni digitali” con i consumatori, in modo da migliorare l'interazione, comprendere meglio le loro preferenze e offrire un prodotto ancora più personalizzato.
La Tv collegata direttamente a Internet resta il metodo preferito per accedere ai video on line, anche se in diminuzione rispetto a quanto riscontrato lo scorso anno (dal 36% del 2012 al 31%). Per contro, è salita dal 23% al 28% la percentuale dei consumatori che sono incerti o non hanno un metodo preferito per accedere alla Tv on line.
Per quanto riguarda i modi tramite cui accedere ai video on line regna ancora una certa confusione e uno scollamento tra il sistema preferito e quello effettivamente usato: infatti, se quasi un terzo degli intervistati (30%) ha dichiarato che ogni giorno fruisce di contenuti online tramite set-top box, solo il 16% ha indicato questa modalità come la preferita.
“Ci aspettavamo che i consumatori fossero meglio informati sulle possibili opzioni, considerando l'ampia strategia di marketing del settore dell'elettronica per Tv volta a spingere la Tv collegata a internet - ha spiegato Venturini - . Resta ancora un grosso divario tra la disponibilità di servizi video, i programmi di content discovery e la capacità del consumatore di sfruttare queste possibilità”.
Lo studio Accenture indica che i provider locali e nazionali stanno facendo progressi nella competizione contro i provider di contenuti globali, come Netflix e YouTube, per l'offerta di servizi video tramite Internet. Nel 2013 il numero dei consumatori che si rivolgono a provider di servizi online ed emittenti locali è salito al 40% rispetto al 37% del 2012, mentre i fornitori globali hanno fatto registrare un calo percentuale analogo.
È emerso inoltre che più della metà dei consumatori (il 53%) si fida comunque di più delle tradizionali emittenti televisive per l'offerta di video tramite Internet, una crescita netta rispetto al 32% del 2012.
“Negli ultimi 12 mesi le emittenti hanno investito molto per conquistare la fiducia dei consumatori nell'universo on line e fornire nuovi servizi attraverso dispositivi multipli. Per stare al passo con un mercato in rapida trasformazione, hanno accelerato i tempi dell'offerta dei contenuti on line e hanno modificato sostanzialmente le loro strategie, in alcuni casi hanno introdotto prodotti ibridi sofisticati. La fiducia dei consumatori verso le emittenti è un segnale del fatto che questi investimenti stanno incominciando a dare i loro frutti” - osserva Venturini.
Accenture è un'azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing che conta circa 261 mila professionisti in oltre 120 Paesi del mondo. Combinando un'esperienza unica, competenze in tutti i settori di mercato e nelle funzioni di business e grazie ad un'ampia attività di ricerca sulle aziende di maggior successo al mondo, Accenture collabora con i suoi clienti, aziende e pubbliche amministrazioni, per aiutarli a raggiungere alte performance. A livello globale, i ricavi netti per l'anno fiscale 2012 (settembre 2011- agosto 2012) ammontano a 27,9 miliardi di dollari.
Accenture Digital Services, una divisione di Accenture Business Service, è nata per offrire contenuti digitali di valore in un ambiente complesso. Offre ai consumatori digitali esperienze uniche, personalizzate e interattive su vasta scala. Si avvale di una serie di modelli di business per generare nuovi flussi di ricavi e trovare nuovi modi per monetizzare i contenuti. Distribuisce contenuti digitali in qualunque formato, attraverso qualsiasi piattaforma e per tutti i dispositivi, e ottimizza i modelli operativi, proponendo soluzioni di nuova generazione su base “pay-as-you-grow”: in pratica, il consumatore può scegliere soluzioni on demand che evolvono insieme alle sue esigenze e paga solo per quello che usa. Tutto questo aiuta i clienti a crescere in un ecosistema digitale in evoluzione.