Italia 1 e le regole pre-elettorali

Polemiche nella ‘creativa’ Italia 1 per il ‘taglio’ subito da “Mai dire domenica” per via delle regola pre-elettorali. Si potrà ancora fare satira politica di qui al 13 giugnoO Sulla questione inerviene anche Davide Parenti.

Nel fine settimana è arrivata la denuncia della Gialappa's che ha terminato «Mai dire domenica» su Italia 1, alle 21.45, circa 40 minuti prima del previsto. Ieri è stata la volta della presa di posizione delle 'Iene', Davide Parenti in testa.

"La normativa sul periodo preelettorale me la sono letta e ho capito una cosa: è ambigua''. Davide Parenti, autore delle 'Iene', ha così commentato la polemica della Gialappa's contro Mediaset. ''L'editore ha ritenuto inopportuno trasmettere battute di satira politica. La normativa è la stessa di sempre - ha aggiunto Parenti - : non si possono mandare in onda immagini di esponenti di partito e di lista. Ma negli anni scorsi era permesso l'uso di immagini di repertorio con un commento, e questo è quel faceva, per esempio, 'Striscia la notizia'. Stavolta la parola d'ordine è prudenza, per non rompere le scatole a nessuno. E ogni volta che riprendiamo un politico comincia una discussione con il referente che in Mediaset si occupa di questa cosa''.

Secondo Parenti quest'anno ''si è aggravata la prudenza nell'interpretazione di questa norma. Probabilmente la maggiore attenzione data dalla Rai a questo problema, quella che ha investito programmi come 'Blob' e 'Blu notte', ha portato anche Mediaset a regolarsi di conseguenza. Quello che sicuramente non è vero è che se in Rai hanno messo la museruola ad alcuni programmi, a Mediaset facciamo come ci pare''.

Sulla questione Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, aveva già detto la sua. "Nessuna censura - ha fatto sapere dopo aver valutato la posizione di quelli della Gialappa's -, Mediaset non ha fatto altro che applicare le regole del periodo pre-elettorale. Ci vuole malafede a parlare di censura nei confronti della Gialappa's. Lo dimostrano gli oltre 10 anni di ininterrotto rapporto con il loro talento. Se poi si vuole creare l'incidente a tutti i costi, è un altro discorso, nemico del buonsenso. Se non avessimo voluto correre rischi non avremmo insistito nei giorni scorsi per portare da 10 a 13 gli appuntamenti coi loro show. La verità è che i Gialappa's hanno sempre potuto esprimere la loro creatività nel modo assolutamente più libero, liberi persino di andare a volte, anzi spesso, un po' sopra le righe".

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