Italia comatosa alla fiera Tv di Cannes

Un bel resoconto del nostro inviato al Mipcom di Cannes, dove è piovuto tanto e l’Italia ha perso ancora colpi…

L'industria audiovisiva italiana potrebbe essere raffigurata con l'elettrocardiogramma di un malato in fase di rianimazione, con un andamento per lo più piatto ed attimi di picchi. Durante il Mipcom, la fiera principale per il settore audiovisivo mondiale svoltasi a Cannes in ottobre, l'Italia era nella fase piatta: nessun nuovo prodotto di respiro internazionale da mostrare e nulla di nuovo da far riportare alla stampa, se non alcuni eccessi ed insuccessi.

Ad un certo punto l'elettrocardiogramma ha segnalato due piccoli picchi: quando la societá marchigiana Rainbow ha organizzato un'elegante cena al Grand Hotel e grazie all'interesse suscitato da Dbw, l'espositore romano che promuoveva i suoi droni per le riprese aeree in sostituzione dei costosi elicotteri.

A questo Mipcom ci si é bagnati tanto, visto che l'evento si é svolto durante giornate con nubrifagi che i locali non ricordavano da tempo. Ad un certo punto, durante una conferenza stampa della Disney, la voce del presidente della societá é stata coperta dall'assordante rumore della pioggia, poi è saltata la corrente lasciando il malcapitato senza microfono.

La pioggia, comunque, non ha fermato il gran numero di feste stile hollywoodiano iniziate domenica, addirittura il giorno prima che la fiera iniziasse. Questo perché la durata del Mipcom é stata accorciata di un giorno e gli espositori necessitavano di cinque giorni per completare i loro programmi di vendita e marketing, considerando il gran numero di acquirenti e la folta presenza della stampa.

Un'altra novitá é che gli organizzatori di Mipcom stanno cercando di far diventare l'evento come il festival cinematografico di Cannes incoraggiando la partecipazione di attori, pertanto quest'anno sulla Croisette si sono viste fotografate molte star americane, canadesi, latino americane ed inglesi.

Per quanto riguarda gli affari, gli espositori intervistati hanno espresso soddisfazione per le vendite portate a termine a canali televisivi di qualsiasi genere, fossero questi in chiaro, via satellite, via cavo o via Internet.

Mipcom si svolge in un periodo molto favorevole, in quando gli espositori hanno tanti nuovi programmi televisivi e cinematografici da vendere ed é quindi apprezzato dai dirigenti delle Tv che devono programmare le loro reti e canali per il 2015.
Tornando all'elettrocardiogramma italiano, il Paese ha visto un numero record di espositori (61) e partecipanti, purtroppo con pochi risultati, visto che molti programmi italiani non hanno un appeal internazionale e quei pochi che lo hanno vengono promossi poco e male.

La Rai, ora sul mercato internazionale per la vendita di programmi con il fuorviante nome di RaiCom (dando l'impressione di essere una societá Internet), a Mipcom ha investito una somma stimata a 700.000 euro (200.000 per lo spazio nella fiera, 350.000 per la costruzione e montaggio del nuovo stand ed il resto per le spese d'alloggio e trasporto per uno staff di 21 persone), portando a casa modesti risultati. In totale si stima che le societá espositrici italiane abbiano investito a Mipcom circa 2 milioni di euro, generando vendite per 700.000 euro. Un investimento pari a quello di un solo studio americano, come la Disney, che peró ha generato centinaia di milioni di dollari di vendite.

Mentre la stampa internazionale ha curato in particolare la presenza di numerose societá messicane (il Messico era il 'Paese d'Onore'), gli espositori italiani sono stati completamente ignorati.
Da tener presente che per il Messico il settore audiovisivo genera oltre 20 miliardi di dollari l'anno, buona parte dei quali provenienti dall'estero per servizi offerti e programmi venduti.
Il 'Paese d'Onore' per il prossimo Mipcom sará la Turchia, anche questo un Paese entrato nel mondo audiovisivo internazionale con un sorprendente successo a tal punto che le feste piú popolari e stravaganti di questo Mipcom sono state organizzate proprio da società turche; una di queste, ITV InterMedya, ha speso 150.000 euro per la loro festa sulla spiaggia. Nel 2016, il 'Paese d'Onore' sará la Malesia: Paese che aspira a diventare il punto di riferimento per il mercato audiovisivo di tutto il sud-est asiatico.

Buona anche la presenza e i risultati da parte di societá inglesi (tra cui Zodiak, di proprietá dell'italiana De Agostini), canadesi e dell'America Latina, oltre, naturalmente, alla dominante presenza dei grandi studio americani.

Nella foto, Sherin Salvetti dei canali italiani History e CI assieme ai dirigenti della societá madre Usa, A+E, al Mipcom.

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