Dopo una lunga campagna pubblicitaria, siamo al ‘sodo’: tutti gli italiani possono realizzare un filmato ‘privato’ e inviarlo a Gabriele Salvatores e alla Rai. L‘importante è che sia girato il 26 ottobre.
È il 26 ottobre il soggetto di “Italy in a day - Un giorno da italiani”, il giorno in cui ogni italiano potrà essere anche regista del primo film, o docufilm, collettivo realizzato da tutti i cittadini; saranno loro con tablet, smartphone e videocamere, a girare un pezzo della loro vita quotidiana, per poi inviarlo alla Rai, o meglio a Gabriele Salvatores.
Il progetto non è una novità ma riprende quello realizzato nel 2010 da Ridley Scott “Life in a day”, seguito con successo anche in Gran Bretagna e Giappone. Un progetto che vuole descrivere un Paese ma risponde anche ad un'esigenza sempre più sentita e resa possibile dalla diffusione di tablet o smartphone, diventati ormai, come insegna anche quello che viene definito citizen-journalism, oggetti d'uso quotidiano per tutti gli italiani, quasi senza limiti di età.
Tutto il girato, il montaggio e la scelta delle storie, insomma la regia finale, saranno curati appunto da Gabriele Salvatores che costruirà un vero e proprio film, di circa 90 minuti, in programmazione sia nelle sale cinematografiche (forse per un solo giorno?) sia su RaiDue.
Tentando di rispondere a domande come 'Che cosa ami?', 'Di cosa hai paura?', 'Qual è la tua Italia?', il progetto mira a dare un'istantanea dell'Italia di oggi vista dai suoi stessi cittadini. Sul sito dell'iniziativa italyinaday.rai.it si possono trovare le indicazioni per partecipare a questo kolossal delle emozioni, che fotograferà il Paese.
Il docufilm coinvolgerà ogni luogo: ospedali, carceri, scuole, piazze, e anche gli italiani all'estero, a partire dai militari che sono impegnati nelle missioni, fino ad arrivare nello spazio con l'astronauta Luca Parmitano. "Vorremmo avere le immagini dei primi nati del 26 ottobre - ha dichiarato Salvatores - : sarà uno strabiliante esperimento democratico di cinema del presente: raccoglieremo milioni di sguardi, vite, punti di vista, per scomporli, ricomporli, orchestrarli sull'ossatura cronologica delle 24 ore; una sinfonia d'immagini. 'Italy in a day' è un racconto contemporaneo, al passo coi cambiamenti della comunicazione e delle tecnologie. È un progetto che va oltre la cinematografia e il documentario, ne ho avvertito subito l'alto potenziale creativo, innovativo e perfino sociale".