Kirch, ma quanto ci costiO

KirchMedia alla fine sta pian piano riuscendo a “piazzare” i diritti dei prossimi Mondiali di calcio del 2002 (Corea e Giappone) e del 2006 (Germania), sia pure a prezzi assai scontati rispetto alle astronomiche pretese iniziali.

Alla lista delle "prede" si è aggiunto il Sudamerica, dove è stato raggiunto un accordo con Tv Globo per il Brasile e con DirecTv per Argentina, Cile, Colombia, Messico Uruguay e Venezuela. Sembra che la cifra incassata dal gruppo Kirch si aggiri in questo caso sui 1700 miliardi di lire.

Per quanto riguarda l'Inghilterra, con Beckam e soci qualificati, il pacchetto Corea-Giappone 2002 e Germania 2006 è tornato ad essere appetibile.

È stato così assegnato - la notizia è recentissima - ad un'insolita accoppiata BBC-ITV ad una "modica" cifra che dovrebbe esssere compresa tra i 120 e i 150 milioni di sterline (circa 400 miliardi di lire).

Inizialmente erano stati richiesti da Kirch 170 milioni di sterline (con una controfferta della BBC di 50); alla fine, dopo molta tensione, si è giunti ad un'intesa che è comunque assai onerosa per le Tv britanniche, se si considera che per l'edizione del 1998 dei Mondiali erano stati pagati solo 5 milioni di sterline.

Dopo che Kirch ha "sistemato" la questione anche nella sua terra, la Germania, restano ora altri due "ossi duri" Italia e Francia.

Da noi la posizione della Rai è in apparenza durissima, ma già corrono voci di un prossimo accordo, nonostante la difficile situazione economica dell'azienda.

Forse, in conclusione, non si potrà dire che Kirch ha "trionfato", ma si dovrà prendere atto che il suo clamoroso azzardo economico su questa questione qualche frutto l'ha prodotto, oltre ad affermare un clamoroso precedente, assai pericoloso per tutte le Tv del mondo.

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