È passato quasi inosservato ad agosto il definitivo (o almeno così pare) importante passaggio delle reti televisive di Kirch nelle mani dell’americano Haim Saban.
Anche se quello che potremmo definire l'affare dell'estate sarà passato quasi inosservato a causa della stagione delle ferie, all'inizio di agosto i creditori del gruppo media tedesco insolvente KirchMedia hanno finalmente accettato la nuova offerta del miliardario Usa Haim Saban per ProSiebenSat.1 Media, la maggiore azienda televisiva della Germania. Saban doveva già "conquistare" le attività televisive di Kirch qualche mese fa ma poi l'affare, a causa di forti contrasti econonici, pareva sfumato e Tf1 e anche Mediaset erano tornati in pista.
"Il voto è stato unanime" - ha invece affermato qualche settimana fa il portavoce del gruppo tedesco a proposito della scelta di Saban quale acquirente, aggiungendo che erano state valutate anche altre offerte, senza peraltro fornire i dettagli finanziari dell'accordo.
Secondo fonti vicine alle trattative, Saban, affiancato da cinque società di private equity, ha offerto 525 milioni - o 7,5 euro per azione - per il 72% dei titoli ordinari ProSieben (non quotati ma con diritti di voto) in mano a Kirch, in un'operazione che valuta ProSieben Sat1, complessivamente, 1,3 miliardi.
Il piano di Saban per rilevare il controllo di ProSieben prevederebbe anche il lancio di un'Opa sulle azioni privilegiate in mano agli azionisti di minoranza. Le banche creditrici erano alle prese con la vendita dei gioielli di KirchMedia da circa un anno, nel tentativo di recuperare parte dei miliardi di euro prestati al magnate Leo Kirch, il cui impero è collassato lo scorso anno. Mediaset, come detto, si era sempre detta interessata al mercato televisivo tedesco, ma chiedeva condizioni di prezzo lontane dalle proposte di Saban, così come aveva spiegato ad aprile il direttore finanziario del gruppo milanese, Marco Giordani.