Succede di tutto a Kosice, anche di incontrare il figlio di Charlie Chaplin e di parlare con lui, e con uno dei piú noti parlamentari europei della Slovacchia, di cinema, Medio Oriente, politica internazionale ed educazione dei figli. Leggere per credere…
Non capita tutti i giorni di stare tranquillamente seduti in poltrona a parlare con Eugene Chaplin e Miroslav Mikolávik. Chi sonoO Il figlio di Charlie Chaplin e uno dei parlamentari europei da poco eletti dai cittadini slovacchi. Di cosa abbiamo parlatoO Di tutto, ma era ovvio che buona parte della discussione fosse incentrata su Charlie Chaplin da un lato e sulla storia della Slovacchia dall'altro.
Eugene Chaplin era l'ospite d'onore a Kosice. Nel 1991 ha lanciato un canale satellitare, Tv Sud, che trasmette programmi africani via satellite e nel 2002 in occasione del 25mo anniversario della morte del padre ha sceneggiato e diretto un documentario su di lui chiamato "My tribute".
Eugene aveva 25 anni quando il padre è morto. Ci ha raccontato quanto fosse perfezionista nella realizzazione dei suoi film e quanta importanza attribuisse alla colonna sonora: "Anche per quelle scene che duravano 20 o 30 secondi scriveva una musica appropriata. Ogni momento, ogni piccola scena dei suoi film doveva avere un commento musicale perfetto".
Ancora Eugene ha smontato una delle voci che da anni circolano su Charlie Chaplin: "Non e vero che mio padre era ebreo. Lo aveva detto lui stesso ma per provocazione. Negli Stati Uniti era stato emarginato perché considerato un comunista e allora ha detto di essere ebreo, per provocare. Poi, infatti, si è trasferito in Svizzera, dove io sono nato".
Si è parlato poi di cinema, del "Dottor Zivago", dove la sorella Gerardine interpretava la moglie di Zivago (Omar Sharif) e del suo soprannome "Madre Teresa". "A volte la chiamiamo Madre Teresa - ha detto Eugene - , per scherzo, per prenderla in giro, e lei sembra non gradire molto questo scherzo".
La discussione si é poi spostata sulla Slovacchia, sul suo ingresso nella UE e sulla politica internazionale.
Miroslav Mikolávik parlava con entusiasmo del nuovo corso politico della Slovacchia, sottolineando il senso di libertá che provano da qualche anno gli slovacchi insieme ai cechi e di come la rivoluzione di velluto abbia perseguito il suo obbiettivo senza pagare nessun tributo in termini di vite umane.
"Alcuni dicono ancora che sotto il regime c'era da mangiare e parlano di educazione garantita per tutti, di più sicurezza. Ma la libertàO Quella non c'era". E racconta due barzellette che circolavano ai tempi in cui la Cecoslovacchia era uno stato satellite dell'Unione Sovietica. Allora l'unica valvola di sfogo per i cecoslovacchi era l'umorismo. "C'erano due tipi di barzellette - dice Miroslav Mikolávik - , quelle che si potevano raccontare in pubblico e quelle a sfondo politico, che si potevano raccontare solo in famiglia. Perché, con la polizia segreta sempre all'erta, c'era il rischio di venire arrestati.
Ecco la prima. Un amico dice all'altro: ,lo sai che hanno detto che tra quattro anni il comunismo si espanderá in tutto il mondoO' ,Che m'importa, ho il cancro'.
Ecco la seconda, un po' meno forte. Il presidente americano va a fare visita a Breznev in Unione Sovietica. Vede uno splendido lampadario in cristallo di BOEmia e dice ,Bellissimo quel lampadario'. ,Viene dalla Cecoslovacchia', risponde Breznev. ,Ottima questa birra, veramente gustosa', dice poi il presidente americano. ,Certo, viene dalla Cecoslovacchia', risponde Breznev. Lo stesso succede per il prosciutto, il formaggio e cosi via.
Alla fine il presidente americano dice: ,perô devono amarvi molto questi cecoslovacchi'. Allora Breznev risponde: ,Sì, devono'.
A questo punto non c'é piu spazio per parlare dei filmati del terzo giorno, approfondiremo su Millecanali.
Ora c'è la serata conclusiva con la premiazione dei filmati vincitori di questa edizione. Sarete informati presto, Slivoviza permettendo.
Un'errata corrige. Ieri abbiamo parlato della casa di produzione italiana che ha inviato un filmato a Kosice. Si tratta della Gekofilm Entertainment, e non Geko Enterteinment come scritto. Conosceremo meglio la Gekofilm e il suo responsabile Emerson Gattafoni prossimamente.