Kosice: ecco cosa è successo

Dopo la premiazione di sabato scorso, nella cittadina slovacca si pensa già alla 20a edizione del festival. Nessun premio per i concorrenti italiani i cui lavori sono stati comunque riconosciuti di qualità.

La serata finale dell'International Festival of Local Televisions-Golden Beggar è iniziata con il riconoscimento, più che meritato, andato agli organizzatori del festival Eva e Marcel Dekanovski da parte del sindaco di Kosice Richard Raši. “Questo festival - ha detto Rasi - è stato uno dei fattori che ha fatto sì che Kosice avesse le caratteristiche per diventare Capitale Europea della Cultura”.

Uno sforzo, quello degli organizzatori, iniziato nel 1995 e che quest'anno, nonostante le difficoltà nel reperire i fondi per l'organizzazione, ha prodotto un festival che per livello qualitativo sia degli eventi sia dei film in concorso, ha ampiamente superato quello degli anni precedenti.

Ma partiamo dai vincitori per passare poi ad una veloce rassegna dei momenti più significativi del festival, di cui parleremo più nel dettaglio in uno dei prossimi numeri di Millecanali.

Il Golden Beggar (Tv locali) è andato a “Bloc 5” (Francia), diretto da Silvie Coren, sul mondo della strada e lo stile di vita delle rap-band del distretto di Fafet. ”Bloc5” è stato premiato per “il coraggioso modo in cui ritrae la vita in un'area problematica di una città francese”.

Il Golden Beggar -sezione case di produzione è invece andato a “E real man's film” (Croazia) diretto da Neboisa Slijepcevic, sulla diffusione delle armi, premiato per il modo innovativo in cui affronta il problema della violenza collegata proprio alla diffusione delle armi. Per la sezione Giovani Autori, il premio è andato a “180/100” (Ungheria), per la sceneggiatura e l'approccio con il quale vengono esplorate le emozioni umane.

È stato un documentario spagnolo girato in Ecuador (regia di Javier Macipe) a meritarsi il premio dell'Associazione dei Giornalisti Serbi, mentre il riconoscimento dello Slovak Council for Broadcasting and Retransmission per il miglior film slovacco è andato a “Cinema World” diretto da Marek Janicik. Il riconoscimento del Press Vitez è stato assegnato a 'Stug Students Television' (Olanda) diretto da Colin Mooijman; infine il premio della Fogelsong Foundation of the United States of America è stato assegnato a “After the bombs” (Serbia),diretto da Bosko Savkovic.

Sei le menzioni speciali per 'Salt, Olive, Stone' (Croazia), 'Fucking Monday' (Spagna), 'Refuge' (Germania), 'Arie' (Bosnia), 'Speak to Me' (Bielorussia) e 'Enough! To Freedom' (Bielorussia), che merita un approfondimento a parte.

Di qualità, dicevamo, gli eventi collegati al festival, dalla prima serata dedicata a Melina Mercouri, ai concerti, agli eventi collaterali al Festival “Essence of Kosice” e Kosice Film Festival, nel quale sono stati programmati film e documentari che è difficile vedere in altre occasioni. Tra questi, da segnalare “More than honey”, documentario svizzero di Markus Imhoof. Il documentario è girato tra Svizzera, California, Cina e Australia ed è imperniato sulla biologia e il comportamento sociale delle api e il loro sfruttamento da parte dell'agricoltura industriale, con riprese sensazionali girate negli alveari e un abile lavoro di scrittura.

Il Kosice Film festival è stato inoltre l'occasione per la premiere di “Wild poppies of Jarovnice” di Oga Sedrovičová. Il documentario ha seguito i tutor di un progetto (fallito) a Jarovnice, il più grande insediamento rom in Europa centrale, per sviluppare, tramite progetti di studio, i talenti di alcuni ragazzini rom proprio di Jarovnice.

Importante il tema del convegno organizzato nell'ambito del Festival il 13 giugno. Sul tema “Media e politica. Democrazia e ipocrisia?” si sono confrontati relatori di rilievo. I membri del gruppo di esperti che hanno discusso le minacce alla libertà dei media sono stati Janos Auer, membro del Consiglio di Media in Ungheria, Ana Tomanova, Vice Presidente del Governo della Vojvodina in Serbia, Grigorij Maseznikov, Presidente dell'Istituto di affari pubblici IVO a Bratislava, e Justin Schlosberg, docente presso il Birkbeck College presso l'Università di Londra. Moderatore Rick Thompson di T-Media.

La tavola rotonda si è incentrata sulla critica situazione finanziaria che stanno affrontando molte emittenti televisive locali in Europa e sulle preoccupazioni per la pressione politica da parte delle autorità locali o degli enti che finanziano le emittenti. I delegati al festival hanno dato parecchi esempi di un'indebita influenza sull'indipendenza editoriale delle emittenti, tentativi da parte dei Governi di introdurre leggi sui media inaccettabili e sulla mancanza di trasparenza nella regolamentazione delle trasmissioni.

Schlosberg, un esperto nei regolamenti sui media, ha concluso il dibattito proponendo diverse raccomandazioni per migliorare l'indipendenza dei media, specialmente a livello locale. Ha suggerito leggi più severe sulla proprietà dei media e la riforma delle leggi sulla diffamazione (in Italia è stato simbolico il “caso Sallusti”) in alcuni Paesi.

Alla conclusione i partecipanti e delegati hanno approvato una dichiarazione: “Editori, giornalisti e accademici di media presso il Festival internazionale della Televisione locale di Košice, in Slovacchia, chiedono ai Governi di fare tutto quanto in loro potere per promuovere servizi media locali diversi e indipendenti, con finanziamenti e regolamenti chiaramente separati dalla politica dei partiti”.

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