Sembra non esserci mai pace nei Balcani. Nella notte tra il 22 e il 23 agosto la radio tv kosovara Rtk è stata colpita da una granata, gettata nel cortile della sede dell’emittente, quando diversi dipendenti erano ancora nell’edificio. L'esplosione ha danneggiato le antenne, ma per fortuna non ci sono stati feriti.
La polizia ha ipotizzato che l'attacco sia opera di attivisti kosovari che si oppongono alla cessione del Kosovo di 80 chilometri quadrati di territorio al Montenegro, come parte di un piano per ridisegnare il confine tra i due paesi. Un tema di oggetto di grande tensione tra il Kosovo e il Montenegro, nato nell’ autunno del 2015. A divulgare la notizia dell’attacco a Rtk l’associazione Reoprter sans frontieres: «Condanniamo fermamente questo attacco su un'emittente pubblica», ha detto Pauline Adès-Mével, il capo della di Rsf Europa-Balcani, «che garantisce la libertà di espressione e chiediamo alle autorità del Kosovo al fine di garantire che i responsabili di questo atto di intimidazione siano consegnati alla giustizia».
