Un brutto episodio di cronaca nera ha fatto scoprire a molti l’esistenza in Campania di Radio Siani, impegnata sui temi della legalità, in ricordo del giovane giornalista del ‘Mattino’ ucciso dalla camorra.
Di Radio Siani di Ercolano si è parlato molto in questi giorni dopo l'arresto di Franco Sannino, 33 anni, sorvegliato speciale, ritenuto affiliato al clan Birra-Iacomino di Ercolano. Sannino alcuni giorni fa si è introdotto nella sede di Radio Siani a Ercolano e poi ha minacciato i volontari dell'emittente: l'episodio è accaduto mentre nella sede radiofonica, in corso Resina, un tempo dimora di un esponente del clan, si stava svolgendo un incontro con una scolaresca di Taranto.
Nata nel 2009 dopo l'operazione Reset, che ha sequestrato l'abitazione dove oggi ha sede Radio Siani, l'emittente è una Web Radio; ai microfoni si alternano giovani volontari - età media sotto i 30 anni - , mentre la Web Radio è sorta dalle ceneri di Radio Nuova Ercolano, che veniva invece anche utilizzata dalla camorra per mandare messaggi in codice ai cammorristi che stavano in carcere.
La Radio conta sui partner Libera, Comune di Ercolano, Consorzio S.O.L.E. e Lega Coop Campania.
Nel palinsesto di Radio Siani c'è tanta musica, assieme a vari approfondimenti sul tema della legalità. Sul sito ufficiale dell'emittente radiofonica va in onda la diretta streaming ininterrotta delle trasmissioni, delle rubriche e dell'intero palinsesto musicale. A motivare il gruppo dell'emittente, dedicata a Giancarlo Siani, precario del Mattino di Napoli ucciso 26 anni fa dalla criminalità organizzata per i suoi articoli scomodi, la cultura della legalità e una buona dose di coraggio.
“Non siamo preoccupati, i carabinieri come sempre, ci hanno tutelati - commentna il direttore della Radio Amalia De Simone sulle mincacce di Sannino - . Il personaggio che ci ha minacciati ha avuto ciò che meritava. Abbiamo denunciato l'accaduto perché nessuno deve permettersi di pensare di poter fare o dire ciò che vuole in qualsiasi momento contro i ragazzi di Radio Siani, impegnati quotidianamente sul territorio in battaglie per la diffusione della cultura dell'antimafia e della legalità”.