La bella serata dei duetti

Una terza serata davvero piacevole quella di un Festival di Sanremo partito male ma che alla distanza sta dimostrando qualche qualità inattesa. I duetti, con ospiti molto prestigiosi e musica di alto livello, hanno funzionato.

Una serata piacevole. Bastava poco. Far tornare protagonista la musica, la buona musica, senza fronzoli, senza prediche, senza vallette, spacchi e scollature. Insomma senza voler strafare.

La terza serata del Festival di Sanremo (che è risalita negli ascolti e qualcosa vorrà pur dire) è stata questo: una bella serata di buona musica, senza nessuna voglia di cambiare canale. Qualcuno dirà che è stata la serata dell'amarcord con Morandi che nell'introduzione "duettava" virtualmente con Frank Sinatra (in video) in 'More', poi è passato a 'Dio come ti amo' di Domenico Modugno e 'Gli uomini non cambiano' (doveroso l'omaggio a Bigazzi). A seguire ci sono state tante canzoni della storia della musica italiana, con piacevoli siparietti introduttivi costituiti da musiche da film ('Morricione', come ha storpiato Ivanka, in primo piano).

Ma eccoci ai duetti, che hanno visto protagonista colossi della canzone internazionale. Nina Zilli e Skye dei Morcheeba cantavano 'Grande grande grande' e 'Rome wasn't built in a day'; Al Jarreau era con Silvia Mezzanotte dei Matia Bazar e 'si produceva' in 'Parla più piano'. Arisa e un bravissimo José Feliciano (un evento vero la sua ricomparsa a Sanremo dopo quarant'anni) intonavano 'Che sarà'; Francesco Renga e il bravo Sergio Dalma riscoprivano 'Il mondo'; Dalla-Carone erano con Mads Langer per 'Anema e core'; Irene Fornaciari portava sul palco la leggenda Brian May dei Queen ed era subito 'Uno dei tanti' di Joe Sentieri. E poi Patti Smith con i Marlene Kuntz e nientemeno che Goran Bregovic con Samuele Bersani la versione balcanica di 'Romagna Mia'; Sarah Jane Morris era con Noemi; una straordinaria Noa con Finardi...

Chi ci ha più impressionato, in senso positivo? Al Jarreau, Brian May, Noa, Sarah Jane Morris, Dalma, Skye. Praticamente almeno la metà dei super-ospiti internazionali era di alto o altissimo livello e se questo metteva un po' in difficoltà, al confronto, i nostri artisti e la musica di casa nostra, 'connotava' anche in senso molto positivo una serata davvero indovinata per gli organizzatori del Festival.

Che altro è successo? Un po' banale il siparietto di Morandi con la Pellegrini (ancora tatuaggi...). goffa in un goffo valzer con Morandi. Sempre più bravo e disinvolto invece Rocco Papaleo, che ha cantato con grande coinvolgimento del pubblico 'La Foca' e che ci dispiaceva vedere sacrificato e costretto a fare da comprimario ai vaneggiamenti di Celentano.

A tarda notte (ma chi ha votato a quell'ora?) i verdetti sui due 'esclusi definitivi', forse un po' scontati. Police verso per Irene Fornaciari e Marlene Kuntz, si salvano il duo Dalla-Carone e quello D'Alessio-Bertè.

A parte la consueta analisi di Starcom.

E per ora chiudiamo qui questo 'diario' del Festival. Lo confessiamo, ci siamo divertiti a redigere queste note su Sanremo. Tenteremo un bilancio definitivo della manifestazione lunedì.

Scarica l'Analisi Starcom Sanremo - terza serata (PDF, 1,3 MB)

Scarica l'Analisi Starcom Sanremo - seconda serata (PDF, 1,2 MB)

Scarica l'Analisi Starcom Sanremo - prima serata (PDF, 1,3 MB)

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