La carica dei 40!

Editoriale novembre 2014 –

Sono passati 40 anni da quel novembre 1974 in cui comparve improvvisamente, pur attesissimo nell’atmosfera frenetica e libertaria di quel periodo, un nuovo periodico tutto dedicato alle Radio e Televisioni ‘libere’, quelle che per la prima volta insidiavano il tradizionale monopolio della Rai: era il numero zero (proprio il numero zero, perché allora era d’uso farlo) del nostro Millecanali e, come dire, chi l’avrebbe detto che 40 anni dopo quella rivista ci sarebbe stata ancora? Sì, a pensare a…

Sono passati 40 anni da quel novembre
1974 in cui comparve improvvisamente,
pur attesissimo nell'atmosfera frenetica
e libertaria di quel periodo, un nuovo
periodico tutto dedicato alle Radio e
Televisioni 'libere', quelle che per la prima volta
insidiavano il tradizionale monopolio della Rai:
era il numero zero (proprio il numero zero,
perché allora era d'uso farlo) del nostro
Millecanali e, come dire, chi l'avrebbe
detto che 40 anni dopo quella rivista ci
sarebbe stata ancora?

Sì, a pensare a quanta acqua
è passata sotto i ponti c'è da
rabbrividire; nulla è più come allora,
quando 'mamma Rai' era tutto e ci
informava, divertiva, educava (la
famosa 'triade' della Tv italiana) nel
modo che preferiva, e le voci sono oggi
diventate tante, tantissime, un numero
tale che nessuno allora avrebbe potuto
immaginarlo.

Mille davvero, anzi di più, in
ogni Paese, sono le Televisioni e le Radio, anche
se oggi è pure difficile stabilire cosa sia realmente
un'emittente radiofonica o televisiva, perché
c'è anche la varietà delle piattaforme, dei mezzi
di trasmissione e diffusione, delle modalità di
ricezione. Sarà una Tv Youtube? Si direbbe di no,
ma nella sostanza lo è, anzi è una piattaforma Tv
o video, con tante 'declinazioni'.

E che dire di iniziative che sono sì 'televisive' ma
hanno un 'palinsesto infinito' sempre fruibile,
come Infinity o Sky On Demand, e poi del cinema
'à la carte' di Chili o di Anicaondemand? Sullo
sfondo, temutissima, si profila la minaccia (per
i broadcasters) di Netflix, che porterà forse
un'ennesima rivoluzione, alterando ancora
equilibri ed assetti, a sfavore dei bilanci di diverse
aziende (già resi precari dalla crisi) e a favore
invece di un pubblico che mai aveva avuto non solo tanta offerta ma neppure
un così frenetico avvicendarsi di tecnologie, e quindi di possibilità di scelta.

Ci siamo limitati a descrivere, decisamente per sommi capi, quale sia la
situazione odierna, così complicata, economicamente difficile (per molti
versi, si pensi alla situazione delle nostre amate Tv locali) e allo stesso
tempo anche entusiasmante (per la spinta continua portata dalle novità
tecnologiche).

Che differenza, allora, per tornare finalmente a
bomba, con la situazione del novembre 1974,
quando Jacopo Castelfranchi, Enzo Tortora
e alcuni altri 'cospiratori' (sì, la cosa era
anche un po' “carbonara”) decisero
di creare una rivista che evidenziasse
l'attività, aiutasse, sostenesse e
conducesse anche una battaglia politica a
favore di chi, in varie parti d'Italia, stava
dando vita alle prime Tv via cavo (quella
era la tecnologia, all'inizio), sulla scia
delle prime Radio 'libere', il tutto a proprio
rischio e pericolo a livello legale.

Fu una scelta illuminante e condotta con grande
convinzione e determinazione e in pochi anni la
battaglia per la libertà dell'etere (succeduto al cavo)
fu vinta e pazienza se la clamorosa inconcludenza della politica italiana
rispetto ai tanti interessi ormai in ballo ci fece aspettare fino al 1990 per
una prima legge organica in materia.

Allo stesso tempo Millecanali diede
ai primi broadcaster privati tutte le informazioni per poter trasmettere
(prima cosa essenziale) e poi accrescere la qualità dei propri palinsesti,
sapere dove rivolgersi per l'assistenza tecnica e la programmazione, fece
formazione e informazione, svolgendo un ruolo che riteniamo determinante
su quel mercato dell'emittenza privata che diventò ben presto importante e
gradito al pubblico. 40 anni dopo, in un mondo clamorosamente cambiato,
siamo ancora qui a informare e formare, occupandoci come allora di
programmi e tecnologie, di assetti economici e politici, di standard tecnici e
di nuovi prodotti, delle fiere del settore.

Abbiamo deciso di non fare, per questo mese, numeri speciali e
autocelebrazioni, abbiamo in mente qualcosa in realtà e ne parleremo a
breve. Per adesso, ma sì, diciamocelo da soli: tanti auguri, Millecanali, per i
tuoi primi quarant'anni!

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