La Carrà è sempre ‘Forte’

È un artista completo quello che dovrà uscire da “Forte, forte , forte”, il programma che ha debuttato ieri sera  e che vede il ritorno di Raffaella Carrà sulla rete ammiraglia della Rai dopo l’epoca della giurata a “The voice” su RaiDue (qui si dice che sarà sostituita non da uno ma da due giudici, Roby e Francesco Facchinetti, padre e figlio).

La Carrà è l’ago della bilancia nel nuovo talent in dieci puntate di RaiUno, partito con 100 concorrenti che dopo le prime tre puntate di ‘eliminatorie’ si ridurranno a 14. In giuria ci sono Raffaella, il ballerino spagnolo Joaquìn Cortés, lo stilista di origini tedesche Philipp Plein e l’attrice Asia Argento (molto cambiata rispetto a come la si ricordava); a condurre Ivan Olita.

Il meccanismo è simile a quello degli altri talent ma questa volta si cerca un artista completo. Che sia in grado di cantare, ballare, recitare e, soprattutto, intrattenere adeguatamente una platea. Il meccanismo è semplice; per riuscire a passare il turno, l'aspirante showman dovrà riuscire ad accaparrarsi almeno tre «forte» dalla giuria. La Carrà ha però una facoltà in più rispetto a quello degli altri giudici, cioè il potere di ribaltare il risultato finale premendo il tasto 'fortissimo e ieri sera l'ha fatto, infatti. 

A partire dalla quarta puntata, i 14 concorrenti superstiti si sfideranno direttamente. La mano di Bibi Ballandi si vede nella sigla di apertura - nei balletti, nelle coreografie e nei costumi - e nelle ambiziose scenografie di uno studio ampio e arioso, con una sorta di grande ring a disposizione degli artisti.
A condurre i giochi è la Carrà che, ancora una volta, non smette mai di sorprendere per l’entusiasmo, la vitalità e il divertimento che prova nel fare il suo lavoro e per l’energia che ci mette ancora; anche la giuria funziona, con personaggi di buon calibro: si va dall’intelligenza di Asia Argento alla schiettezza di Joaquin Cortez. Il programma si concentra soprattutto sulle performance degli artisti, ma non mancano (ormai fanno parte di questi format) i back-stage o la storia degli aspiranti artisti, che pur essendo brevi e non interrompendo troppo il filo conduttore del programma, tendono un po’ a banalizzarlo, per via della scelta di artisti che sembrano scelti più per le storie particolari o commoventi che si portano dietro che per autentica bravura. Ecco allora una drag-queen o una concorrente che ha perso una sorella, e via dicendo.

Le “finestre” dei giudici a commento o a spiegazione del programma sono anch’esse brevi e fanno da contorno, senza appesantire il programma. La formula ricalca quella dei talent e il modello, alla fine è quello, ma “Forte, forte, forte” risulta abbastanza coinvolgente. Però manca decisamente l’originalità.

La trasmissione è prodotta da Rai1 in collaborazione con Ballandi Multimedia, da un’idea di Raffaella Carrà e Sergio Iapino, ed è scritta con Gianluigi Attorre, Barbara Boncompagni, Alfredo Cavalieri, Dimitri Cocciuti, Giovanni Filippetto, Antonella Gasperoni, Annalisa Montaldo, Malcom Pagani, Mario Paloschi, Veronica Salvi e Walter Santillo.

Il pubblico non si è scaldato e ‘Forte, forte, forte’ ha vinto la serata ma solo con il 15,52%; i telespettatori si sono distribuiti un po’ su tutte le reti ma va detto che ieri sera mancava una qualunque trasmissione ‘forte’ (per rimanere in tema) alternativa. Se arrivasse, l’impresa di Raffaella si farebbe assai più dura…

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