L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – Unhcr in suo comunicato dei mesi scorsi aveva già espresso «grande soddisfazione per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti della ‘Carta di Roma’, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti elaborato dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana con il contributo dell’Unhcr. La Carta di Roma nasce da…
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati - Unhcr in suo comunicato dei mesi scorsi aveva già espresso «grande soddisfazione per l'approvazione definitiva da parte del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti della 'Carta di Roma', il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti elaborato dall'Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana con il contributo dell'Unhcr.
La Carta di Roma nasce dall'iniziativa dell'Alto Commissariato, che, a seguito della strage di Erba nel gennaio 2007, scrisse ai direttori delle maggiori testate giornalistiche italiane per sottolineare come il drammatico evento fosse stato reso ancora più grave da ciò che ne era seguito a livello mediatico.
A seguito della lettera l'Unhcr, il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti (Cnog) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) costituirono un gruppo di lavoro per elaborare un protocollo collegato alla carta dei doveri sul tema dell'immigrazione e dell'asilo. I tre promotori si sono avvalsi inoltre del contributo dei membri del comitato scientifico, composto da rappresentati del Ministero dell'Interno, del Ministero della Solidarietà sociale, dell'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) / Presidenza del Consiglio - Dipartimento per le Pari Opportunità, dell'Università 'La Sapienza' di Roma e dell'Università Roma III, nonché da giornalisti italiani e stranieri.
L'approvazione del Cnog e della Fnsi ha reso ufficiale un documento che si prefigge lo scopo di fornire ai giornalisti un documento che faciliti un'informazione equilibrata ed esaustiva su richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti. La Carta prevede che i temi dell'immigrazione e dell'asilo diventino materia di formazione per i giornalisti e stabilisce anche l'istituzione di un Osservatorio indipendente che monitorerà l'informazione su richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti.
La Carta di Roma è, in sostanza, un 'codice etico che' i giornalisti devono seguire nel trattare di immigrati, rifugiati politici, richiedenti asilo.
Fin dalla prima riunione del 'comitato scientifico' per la redazione del testo, tra i giornalisti ci fu chi manifestò il timore che il codice etico potesse trasformarsi in un limite alla libertà di stampa. Ma la Carta di Roma è una sorta di testo unico di principi deontologici già sanciti in numerose convenzioni internazionali e dalla Costituzione, accompagnati da una serie di 'raccomandazioni', per la maggior parte già, almeno sul piano teorico, unanimemente condivise dalla categoria: per esempio, evitare di basarsi sui pregiudizi, non pubblicare informazioni che possano mettere a rischio la sicurezza dei rifugiati e dei loro familiari, adottare la terminologia corretta evitando, per esempio, di usare a sproposito termini quali 'clandestino'.