La Cina, Eutelsat e la Federazione dei Giornalisti

La Cina è sempre stata accusata dall’Occidente per il suo concetto arbitrario di democrazia e per le violazioni alle libertà fondamentali, compresa quella di espressione. Ecco che ora scoppia un piccolo ‘caso’ con Eutelsat…

L'International Federation of Journalists accusa la compagnia europea satellitare Eutelsat di cedere alle pressioni dei dirigenti comunisti di Pechino per cancellare il contratto che fornisce ad una televisione cinese, la New Tang Dynasty Tv (NTDTV), con sede negli Stati Uniti, l'accesso ad un satellite in grado di raggiungere milioni di utenti in Cina. Il segretario della IFJ, Aidan Withe, ha condannato l'iniziativa come "scioccante atto di censura".

L'emittente in questione, la New Tang Dynasty Tv (NTDTV), è stata fondata nel 2001, guadagnandosi pian piano il seguito del pubblico internazionale per i suoi servizi seri e oggettivi su questioni politiche, economiche e culturali della Cina. Il contratto stipulato dalla NTDTV con Eutelsat, che scadrà questo mese, a quanto pare, potrebbe non essere automaticamente rinnovato per un altro anno, come era previsto all'inizio.

Di qui l'accusa dell'IFJ nei confronti di Eutelsat: l'organismo satellitare europeo avrebbe subito, a suo dire, pressioni dal partito comunista cinese riguardo ai suoi accordi con la NTDTV. Le autorità di Pechino avrebbero dichiarato che le opportunità economiche legate alla trasmissione dei Giochi Olimpici sarebbero, a questo punto, a rischio. Una spiegazione che però White ha definito "non credibile".

Della questione si sono occupati anche la filiale inglese dell'IFJ, la National Union of Journalists of the U.K. and Ireland (NUJ), e, in Francia, il Syndicat Nationale des Journalistes (SNJ). "Che una delle compagnie televisive più importanti del mondo sembri cedere a eccessive pressioni politiche dovrebbe preoccupare seriamente - ha detto Withe - . Questo caso rafforza la necessità di mantenere alto il livello di qualità e d'indipendenza nei contenuti e nell'amministrazione delle emittenti televisive".

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