Riprendiamo dai bravi colleghi di www.digital-sat.it un eccellente ‘diario’ dell’evento DGTVi tenutosi nei giorni scorsi al Del Verme di Milano. Sky ‘nel mirino’ di un po’ tutti. Presto molte interviste video di Millecanali realizzate sul posto.
Ecco alcune parti del 'diario' di www.digital-sat.it cura di Giorgio Scorsone (Giosco) e Simone Rossi (Satred):
«Ore 15.38 - La parola viene ceduta ad Alberto Sigismondi per il suo Rapporto sulla situazione della tv digitale terrestre in Italia e non solo.
La fotografia che ogni anno viene scattata da DGTVi sottolinea la predominanza della tv terrestre rispetto alle altre tecnologie trasmissive, dove il digitale sarà d'obbligo per tutta Europa entro il 2012. In Spagna, dove lo switch off si è concluso da poco, la penetrazione è ovviamente quasi al 100%. Tre formule vincenti nel passaggio alla nuova tecnologia: aumento dell'offerta, continua affermazione dei tv integrati e gli switch off in corso.
La vendita dei ricevitori ha superato i 31 milioni di apparecchi, ma il trend è destinato ad invertirsi, poiché risalirà la vendita dei tv integrati che alla lunga avranno il predominio sulle scelte del pubblico italiano.
Lo stato di avanzamento dello spegnimento graduale della tv analogica in Europa procede puntualmente con la Spagna già passata totalmente, la Francia dove la CSA ha fissato la data di novembre 2011 come termine ultimo per gli switch off. In Italia è questo l'anno chiave con l'arrivo al 78% della popolazione completamente digitalizzata.
Sigismondi affronta adesso il tema della tv a pagamento su digitale terrestre, analizzando la situazione dei principali paesi europei, mentre viene poi approfondita la situazione italiana dove operano Mediaset Premium e Dahlia Tv. Sul fronte opposto la raccolta pubblicitaria su DTT in Italia (così come in Spagna) restano bassi, a differenza di Regno Unito e Francia, ma la sensazione è che con gli switch off il trend investirà anche il nostro paese…
Ore 16.10 - Leone parte dal mancato accordo con Sky del luglio scorso per i canali RaiSat… Leone fa un'autocritica sulla comunicazione Rai per far capire la legittimità della decisione del mancato rinnovo con Sky e la costituzione della nuova Tivù Sat. Per quanto riguarda gli ascolti si registrano il 46% nel prime time e il 44% nell'intera giornata, per tutto il gruppo Rai. Non solo i generalisti, ma anche e soprattutto i digitali, tra cui anche i canali trasmigrati da Sky.
Eccoci dunque all'offerta, già presentata venerdì scorso (vedi la news di Millecanali; Ndr.)…
Ore 16.20 - Subito la palla passa a Mediaset con Alessandro Salem, responsabile editoriale contenuti RTI…
Salem inizia a ripercorrere i successi di Boing, sul piano degli ascolti multicanale, e di IRIS, quest'ultimo destinato in particolare ad un target molto selezionato, con una programmazione di cinema con una notevole cura editoriale. Oggi IRIS si sta spostando sulle news e sulle rubriche, ampliando gli spazi di teatro, musica e anche serialità.
Si passa quindi a La5 (parte nei prossimi giorni; Ndr.), rete dichiaratamente collegata a Canale 5, di cui non ritrasmetterà semplicemente i suoi contenuti. Programmerà invece tutti i generi televisivi, per intercettare sempre il pubblico femminile, con spin-off di grandi blockbuster e - dall'autunno - programmi prodotti appositamente per il canale.
L'intervendo di Salem si conclude con la soddisfazione per il raggiungimento di dati d'ascolto adeguati alle attese, sia per le tematiche che per le generaliste, annunciando pubblicamente il lancio in futuro di una all news e di un canale per un target di giovani e giovanissimi (il vecchio "Italia 2").
Ore 16.43 - E' il momento adesso di Franco Ricci, presentato da Alessio Vinci come "presidente di Mediaset Premium". E' infatti sulla pay che si sofferma la relazione di Ricci che inizia chiarendo la differenza tra i prepagati e la formula Easy Pay.
Viene poi ripercorsa la breve ma intensa storia di Premium, iniziando dallo sport (all'inizio solo calcio), i tre mondi di Premium Gallery, l'arrivo del Motomondiale, la creazione di Premium Fantasy e le ultime novità chiamate Premium Cinema, Studio Universal e poi Premium On Demand.
La nuova vita di Premium è appunto la doppia via tra lineare e non lineare, ovvero tra i canali digitali con un palinsesto ben definito (comprese le ultime Premium Cinema Emotion ed Energy) e la grandissima innovazione dell'On Demand, che offre ai clienti Premium ampia libertà di scelta. Premium On Demand è, per Ricci, il naturale compimento dell'offerta lineare, che colma le sempre più esigenti necessità dei clienti, liberando gli utenti dal supporto DVD pur non rinunciando ad alcuna feature, tipica degli home video…
Si arriva finalmente a parlare di nuovi canali: Premium Cinema HD, dal 18 maggio nelle aree di switch over e off, con l'anteprima di "The blind side" non ancora passato al cinema, quindi in esclusiva su Premium. Tra i primi titoli trasmessi "Bastardi senza gloria", "Nemico Pubblico", "Harry Potter e il principe mezzosangue", "State of Play" e "Baaria". A luglio poi è annunciato anche il lancio di Premium On Demand HD, ricevitore di nuova generazione e più performante, con un hard disk più capiente…
Ore 17.01 - Si torna alle offerte di broadcaster, dando la parola a Marco Ghigliani, direttore generale di Telecom Italia Media…
La fisionomia della nuova offerta La7, illustrata adesso da Ghigliani, è già stata modificata dalla nascita di La7d, con un'orientamento femminile ma la "d" del nome offre la possibilità di una molteplicità di declinazioni. Già questo mese arriveranno i primi format originali, con l'Oprah Winfrey Show mentre nel palinsesto notturno ci saranno contenuti disegnati ad hoc per il canale. Ghigliani annuncia anche la partenza di un nuovo canale, MTV+, fissata per il 17 maggio con LCN 49 e 109, caratterizzato da nuove produzioni e nuovo palinsesti, dedicate al mattino ad un pubblico più adulto e femminile e nel pomeriggio segmenti più leggeri e giovanili.
TIMedia non è solo tv, ma anche web con la nascita - a dicembre - di La7.tv, i cui utenti unici sono aumenti del 50% nelle ultime settimane e con un tempo di permanenza ormai raddoppiato. Il futuro, anzi, è la convergenza tra tv e web che Telecom sfrutterà lanciando entro fine maggio il primo servizio On Demand di La7, disponibile presso i televisori broadband già sul mercato da qualche mese.
Ore 17.21 - Vinci cita le ultime iniziative di Class News che a fine maggio raddoppia lanciando un nuovo canale con contenuti di The Wheater Channel (previsioni del tempo) e di Class CNBC. Ulteriori dettagli saranno forniti in seguito. Poi parte un filmato con immagini di Sportitalia che introducono alla relazione di Bruno Bogarelli.
Ore 17.27 - Bogarelli prende la parola con un numero: 17.520 ore di sport all'anno, disponibili gratuitamente su digitale terrestre oltre che su Sky. Secondo una ricerca Makno sono stati oltre 11 milioni gli spettatori di SI e SI2 al dicembre 2009, ottimi nell'ottica della raccolta pubblicitaria in un periodo difficile come l'attuale. In particolare, la concessionaria Cairo Communications ha avuto fiducia di questo trend firmando un accordo all'inizio dell'anno in corso.
Bogarelli annuncia tra le sorprese un terzo nuovo canale Sportitalia, in onda dal 4 giugno nelle zone di switch over e switch off, dedicato solo alle notizie sportive. Si chiamerà SI Solo Sport.
Ore 17.55 - La conferenza di oggi volge al termine: c'è solo il tempo di sentire Luca Balestrieri, presidente di Tivù.
Balestrieri ripercorre l'anno di Tivù, nata ufficialmente alla precedente Conferenza DGTVi a Roma nel gennaio 2009 con il motto "Libertà di visione". In particolare però l'intervento verte su TivùSat, sistema nato per permettere di raggiungere gli italiani impossibilità a digitalizzarsi con il DTT. E l'apprezzamento del pubblico - con le 250mila tessere attivate e le 900mila ordinate dai produttori a dimostrarlo - è sintomo di un'iniziativa vincente, segnata da una libertà anche nella tecnologia, non proprietaria e aperta a tutti gli operatori.
Ore 10.32 - In leggero ritardo sulla tabella di marcia, si apre la seconda giornata con Bruno Vespa che introduce Stefano Mannoni, commissario dell'Autorità Garante per le Comunicazioni. I temi caldi del suo intervento sono quelli già toccati ieri dalle parole dei gli operatori tv, come ad esempio il piano nazionale delle frequenze, che si rende necessario per il progredire della tecnologia e della televisione in senso ampio. "Se qualcuno pensa che all'Agcom vengano tagliate reti senza motivi connessi strettamente alla realtà, questo si sbaglia: la verità è che i tecnici sono impegnati ad allungare una coperta troppo corta. La pianificazione in questo caso non è un capriccio, ma un auspicio che si possa rinnovare e divergere sui precedenti che sono stati abbandonati…
Ai piccoli operatori, come dimostra il caso Europa 7, va garantito un trattamento giusto e concorrenziale. Ora in questo senso si parla di LCN, tema su cui sarà centrale il ruolo dell'Agcom, che cercherà di garantire questa parità di diritti"…
Ore 11.08 - Bruno Vespa ringrazia Roberto Formigoni e invita sul palco il presidente di DGTVi Andrea Ambrogetti, per fotografare lo stato di diffusione del digitale terrestre in Italia.
La diffusione, esordisce Ambrogetti, è già a livelli avanzati, ma il lavoro di DGTVi non è ancora finito, perché il futuro è sempre in digitale. Gli ascolti si sono trasferiti sulla nuova tecnologia e sono pure aumentati, il livello di penetrazione è raddoppiato nello scorso anno grazie agli switch di Piemonte, Campania e Lazio, su cui vengono mostrati dei servizi delle principali testate giornalistiche nazionali.
Quello che si vuole fare oggi non è solo ratificare i successi, ma mettere in luce anche le difficoltà, per farne fronte e risolverle in prospettiva futura.
Ambrogetti ricorda anche la conversione dei segnali, svolto con il coordinamento della Fondazione Bordoni, con più di 6.000 impianti convertiti per oltre 220 emittenti protagoniste. Si pensa anche all'effettiva ricezione da parte degli utenti, coadiuvata anche dalla nascita di Tivùsat, per contenere i disagi che fisiologicamente ogni passaggio tecnologico comporta, come gli ascolti che subiscono un leggero dissesto nel corso delle prime tre settimana di switch off, per poi stabilizzarsi e crescere sempre di più…
Ore 11.33 - Ambrogetti chiede poi al viceministro Romani di anticipare la conclusione dello switch off al termine del 2011, come già fatto in altri paesi europei.
Ore 11.52 - Con una battuta sulla pubblicità del canone, viene introdotto anche Confalonieri stuzzicato subito dal moderatore sulla possibilità di chiedere indennizzo da Sky per la questione Mondiali. Il presidente Mediaset chiarisce la necessità di attendere l'arbitrato difendendo la legittimità della loro iniziativa, perché noi abbiamo investito 800 milioni sulle infrastrutture e non vediamo bene che un "signore agiato che non paga niente" possa avere dei privilegi sulla lista LCN ma anche sulle frequenze. La concorrenza è dura e noi ci muoviamo in tutte le direzioni possibili.
Ore 12.12 - Vespa cede poi la parola a Tarak Ben Ammar, che inizia anche lui sulle frequenze che lui stesso acquistò per 110 milioni nel 2003 da Murdoch per poter creare Sportitalia, di cui ieri ha spiegato Bogarelli che ha collaborato sin dalla nascita. Tra i nuovi progetti Ben Ammar parla di Eagle Tv con le prime dei film prodotti e distribuiti dalla sua casa cinematografica. E poi il già noto Nessma Tv che arriverà sul digitale italiano nei prossimi mesi, in modo da poter aiutare l'integrazione tra diverse culture, anche dopo una delle ultime puntate di Annozero dove una marocchina veniva insultata in diretta.
Ore 12.33 - Arriva il viceministro Romani sul palco per la sua relazione conclusiva.
Inizia il suo intervento ribadendo l'importanza di essere a Milano, città che ospiterà l'Expo nel 2015. “Tra quello che abbiamo fatto in questi anni ci sono almeno otto argomenti chiave: in primis la chiusura della procedura d'infrazione (legge Gasparri), il caso Europa 7, la decisione della Road Map digitale, il mondo televisivo diffidente del digitale, la non consapevolezza sull'obbligo comunitario di passare al digitale, mancava il Piano delle Frequenze, l'aggiornamento legislativo con regole certe e la convergenza multimediale non consapevole se non in ambiante digitale.
Sul primo punto la chiusura della procedura d'infrazione abbiamo liberato e deciso di assegnare cinque frequenze digitali più una DVB-H, ma un operatore ha messo in crisi il meccanismo. E' Sky che ha chiesto di abbassare i commitments prima del tempo per poter essere considerato nuovo entrante e partecipare al beauty contest dove vincerebbero facilmente. Allora ci siamo mossi con Almunia per prendere le parti di tutti gli operatori italiani contrari al provvedimento, anche di Europa 7 da sempre considerato nemico storico".
“Sul piano delle frequenze, l'ho analizzato tutto e l'ho trovato molto teorico, con poche attinenze con il territorio. Tanti sono già passati al digitale con i piani già sperimentati, quindi perché cambiare in modo così netto? Sto litigando con francesi, sloveni e altri confinanti per le interferenze. Ecco perché per ragionare in digitale bisogna vivere la situazione per raggiungere un unico obiettivo, non creare alcun danno ai cittadini permettendo di accedere sempre a tutta l'offerta loro riservata”.
Sullo stesso tema, nelle zone già digitalizzate, non abbiamo risultati incoraggianti, in particolare per i multiplex locali: per ogni mux il numero medio di canali possibili è di 6, mentre in queste regioni sui mux nazionali l'utilizzo è del 71%, che con le locali si abbassa notevolmente grazie al trucco di duplicare i canali all'infinito. Su questo vigileremo per garantire che lo spazio ci sia e sia per tutti, in maniera equa e rigorosa.
Sullo spinoso caso della lista LCN, si cita la normativa vigente con la classificazione tematica per un ordinamento razionale. Il primo gruppo di canali rispecchierà la situazione già in essere, il problema chiave sta nei numeri 8 e 9. Fare 7 generaliste e due locali oppure risolverlo con 9 generaliste nazionali? Attualmente la lista è in consultazione pubblica, al cui termine il ministero darà un giudizio generale. Poi se entro una settimana dall'ok un canale non rispetta gli impegni presi, perderà l'autorizzazione a trasmettere sul quel canale».
Il nostro Antonio Franco ha realizzato alla Conferenza DGTVi una quntità di interviste a buona parte degli operatori Tv presenti, che saranno visibili prossimamente sul nostro sito.