La (deludente) campagna elettorale

Giorni abbastanza deprimenti –

Polemiche a non finire, talk show sospesi, Tg spesso poco equidistanti in onda, richiami di Agcom e Corecom alle emittenti Tv. Meglio ascoltare la Radio…

Ma che campagna elettorale è? Talk show sospesi a favore di tribune elettorali snobbate dai più, Tg, spesso poco imparziali, invece in onda tranquillamente, almeno in Rai. Agcom nel mirino per via del 'caso Innocenzi', ma ancora in grado di difendersi e di richiamare le Tv a un maggiore 'pluralismo', oltre a certificare con i dati del suo 'monitoraggio' quel che tutti possono vedere, cioè un notevole squilibrio a favore di Governo e maggioranza nella maggior parte dei Tg Rai (per non parlare di quelli Mediaset).
E poi Santoro, che giovedì sera farà il suo 'supershow' di protesta a Bologna, la Gabanelli che riesce ad andare con il suo bellissimo 'Report' sui 'doppi e tripli incarichi di molti parlamentari, qualche raro 'confronto' fra i candidati alle Regioni e poco più. Davvero poco, per un turno elettorale assai importante, naturalmente.

Anche a livello locale non tutto va bene. Infatti in un suo documento, il Corecom Lazio invita «tutti a un maggiore rispetto dei principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste partecipanti alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo.
In particolare, la raccomandazione del Comitato, espressa con delibera del 17 marzo scorso, si riferisce agli spazi dedicati nei telegiornali alle tre candidate alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, Marzia Marzoli e Renata Polverini. “La rappresentazione delle diverse posizioni politiche nei notiziari - si legge nella delibera - non è regolata, a differenza della comunicazione politica, dal criterio della ripartizione matematicamente paritaria degli spazi attribuiti, ma deve comunque sempre conformarsi, pur nel riconoscimento dell'autonomia editoriale di ciascuna testata, al principio della parità di trattamento e dell'equa rappresentazione di tutti i soggetti politici competitori, ai fini del corretto svolgimento del confronto politico su cui si fonda il sistema democratico”.
“Il Corecom Lazio - conclude la delibera - nell'esercizio della sua funzione di vigilanza, verifica l'osservanza del presente richiamo anche attraverso il monitoraggio dei programmi e, in caso di inosservanza, adotta i conseguenti provvedimenti”.

Qualche conforto? Ma sì, la Radio. E “l'equilibrio (elettorale) complessivo delle Radio italiane è stato certificato dal prof. Gianpiero Gamaleri su 'Il Tempo' sulla base dei dati dell'istituto Canale 3 di Roma.

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