La discussa serie ‘The Kennedys’

Ecco le caratteristiche della serie che sta facendo molto parlare in America e che approderà in autunno su La7 in Italia.

La tanto attesa serie “The Kennedys” - prodotta da Joel Surnow, noto per le sue posizioni politiche vicine all'ala più conservatrice del partito repubblicano - fa discutere più di politica che di Televisione. Perché, se è vero che l'argomento trattato - la vita pubblica e privata di una delle famiglie più importanti della storia americana - è sicuramente di quelli che fanno opinione, è soprattutto vero che la nuova fiction è stata accusata di inesattezze storiche, di superficialità grossolane e perfino di allusioni tra la mafia e i membri della potente dinastia. Tanto che, programmata per essere trasmessa su History Channel, “The Kennedys” è stata rifiutata da Starz, FX, Showtime e DirecTV, prima di approdare, lo scorso 3 aprile, sulla più piccola Tv cavo digitale ReelzChannel.

E anche in Italia scoppia la polemica. La serie infatti sarà trasmessa soltanto su La7 (dovrebbe partire a settembre), che in questo modo vuole attirare un pubblico meno generalista e più impegnato di quello delle altre reti (o forse solo più 'curioso' della media).
Sceneggiata da Stephen Kronish, con la regia di Jon Cassar, in otto episodi 'The Kennedys' offre una rappresentazione dissacrante e romanzata. Motivo per cui la scenografia è stata contestata, mentre invece nessuno ha avuto da ridire sulla produzione, degna di un prodotto di altissimo livello. Tanto che i costi sono stati elevatissimi: ben 25 milioni di dollari.

Del resto, il cast è stato scelto con maestria: nella parte del presidente assassinato c'è Greg Kinnear (Qualcosa è cambiato, Little Miss Sunshine), Katie Holmes è Jackie, Tom Wilkinson il patriarca Joseph. Un prodotto dai grandi numeri, dunque, che però è stato incolpato di romanzare la storia: sotto accusa ci sono le scene di sesso esplicito in cui Jfk è nudo in piscina con una delle sue tante amanti, probabilmente Marilyn Monroe, incurante della presenza dei suoi bodyguards; frasi improbabili attribuite a Bob Kennedy, l'insistenza sull'abuso di analgesici e psicofarmaci da parte di John e Jacqueline Kennedy, e poi ancora l'attribuzione a Jfk della realizzazione del Muro di Berlino.

È vero che, da una fiction, non ci si aspetta il rigore storico e che The Kennedys appare, alla fine, più una saga di famiglia che un documentario. Ma è pur vero che, senza nulla voler togliere alla creatività, quando si tratta di vicende 'fondative' del proprio passato, un po' di accuratezza non guasterebbe. Di certo la serie, realizzata in coincidenza con la ricorrenza del cinquantenario del giuramento di John a presidente degli Stati Uniti avvenuto il 20 gennaio 1961, ha dato non pochi fastidi. Prima che agli storici e alle reti televisive, ai discendenti Kennedy: secondo il sito Deadline, sarebbe stata proprio la famiglia a fare pressioni, non contenta di vedere sul piccolo schermo le vicissitudini, più o meno scandalose, che riguardano i propri “eroi”.

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