La dj ‘osè’ e la Radio cattolica

Una curiosa vicenda di costume a Radio Puglia (emittente cattolica del Tarantino): una dj del week-end fa qualche foto ‘di troppo’ e viene invitata a non ripresentarsi nell’emittente.

Ecco la curiosa 'piccola storia' in questione raccontata dal collega Claudio Frascella di Taranto sul 'Nuovo Quotidiano di Puglia':

«Quelle pose sono sexy, via dalla Radio. Maria Liuzzi, fino a qualche tempo fa era una dj “tutta house e chiesa”. Maria, ironia della sorte, come il circuito radiofonico cattolico più popolare. Trasmetteva sui 101.700 MHz di Radio Puglia, emittente con sede presso una parrocchia di San Giorgio Ionico (provincia di Taranto; N.d.R.). Lì, chi entra dal portone principale, prega; chi sguscia da un ingresso laterale in uno studio, trasmette.
Mette musica “a palla”, come dicono i ragazzi. Come diceva la stessa dj tarantina, ventiquattro anni, diploma in ragioneria ancora inutilizzato, fino a un po' di giorni fa al microfono della “sua” Radio nel fine-settimana.
Strano che a scrivere la parola fine alla carriera radiofonica di Maria, siano state delle foto. Perché la Radio, quella fatta professionalmente, richiede solo voce e buon gusto. È da sempre lo strumento che scatena più di ogni altro la fantasia. Gli ascoltatori, prima che arrivassero le radiotv in digitale che oggi svelano immagini, gli speaker, i conduttori, i presentatori, perfino i “cazzari”, se li immaginavano solamente. Dall'uso dell'ugola giudicavano la classe, il temperamento.
Il pubblico associava una voce profonda a un moro alto minimo un metro e ottanta, fisico da palestrato; una voce sottile, garbata, a un bel giovanotto, alto, biondo, occhi azzurri. Quante delusioni, l'aspetto rispetto alla voce il più delle volte era un'altra cosa. Questo é sempre stato il gioco della Radio: non una immagine o una foto, ma una voce e tanta fantasia.
Ogni fine settimana Maria, conduceva “Week-end house”. “Weh”, la dance più ballata e gli inviti, i “pass” per accedere in discoteca, offerti agli ascoltatori più svegli, più veloci. Adesso quello spazio non c'è più, cancellato dai palinsesti dalla sera al mattino.
La giovane dj tarantina dovrà trovarsene un altro, presso qualche emittente più aperta, che non tenga conto di foto che, fra l'altro, le servivano esclusivamente per il suo lavoro. Maria Liuzzi voleva realizzare un servizio fotografico fuori dagli schemi, non volgare, come si evince da un paio di scatti tirati fuori dall'intero set. Una di quelle immagini le sarebbe servita per una locandina, pochi centimetri quadrati, un 20x30, perché la gente si fermasse un attimo davanti all'annuncio di una sua serata.
Leggesse il suo nome d'arte, Lady Nefer, da Nefertiti, perché l'antico Egitto, dagli Earth Wind & Fire in poi, ha sempre esercitato un grande fascino nella musica.
Non sappiamo quando l'ascolteremo. Certo è che la nuova immagine di Lady Nefer la vedremo. La vicenda che sulle prime l'aveva buttata un po' giù, oggi l'ha digerita. Se n'è fatta una ragione, ricomincia dalla fine. Da quelle foto che le hanno stroncato una carriera radiofonica, cominciata al solo scopo di farsi un nome fra il popolo della notte.

Il mercato non offre molto, ma sicuramente le troverà una scrittura. Vuotare finalmente il sacco, non è un colpo a sensazione studiato a tavolino con un suo agente. Non ha cercato, è stata rintracciata. Tutta colpa del cronista, che naviga, registra le rotte, mette insieme le coordinate, giunge a destinazione. Nessun agente, la cosa la farebbe sorridere. Il suo manager è un bigliettino da visita col suo numero di cellulare. Chi vuole contattarla per mettere musica in una location di una delle province salentine, o per far ballare a feste di compleanno o matrimoni, si accomodi pure.
Maria aspetta. Ci mette poco ad essere operativa. Carica il suo vinile in una valigia professionale. Dentro ci spinge cuffia, cd con effetti sonori, un vestito di scena, e parte. Per qualsiasi destinazione e per la gioia dei suoi fan, ancora pochi, ma buoni dicono i “post”.

Dall'indomani dell'allontanamento su Facebook, hanno cominciato a mandarle decine e decine di messaggi di incoraggiamento. Morto un programma…».

Pubblica i tuoi commenti