Aveva assunto toni davvero agrodolci il caso della omonima fiction Rai girata a Termini Imerese e finanziata dalla Regione Sicilia. Ora c’è stata una bellla schiarita…
Martedì 19 maggio il Consiglio della Regionale siciliana ha approvato il maxi emendamento presentato dall'assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro per il finanziamento di 'Agrodolce', fiction girata a Termini Imerese e fortemente voluta da Giovani Minoli.
Poco più di un mese fa 'Agrodolce' era diventato un caso: sembrava che la Regione non volesse più investire risorse economiche nella fiction e avesse intenzione di negare i circa 13 milioni di euro di finanziamento. Lo stesso Antinoro non molto tempo fa in una lettera inviata all'allora dg Rai Claudio Cappon aveva chiesto "la necessaria e opportuna rivisitazione della convenzione tra Regione e Rai", di fronte ai 12,6 milioni di euro investiti nella fiction per ridare immagine alla Sicilia.
«Oggi - ha continuato Antinoro - inizia il percorso che porterà Termini Imerese ad essere al centro della produzione cinematografica siciliana. 'Agrodolce' rappresenta un valore aggiunto per la Sicilia e la Sicilia lo rappresenta ancor di più per 'Agrodolce'».
L'emendamento presentato da Antinoro (al quale erano contrari i consiglieri di opposizione) prevede che la Regione promuova la realizzazione e l'allestimento da parte di soggetti pubblici e privati, di strutture, spazi e centri dedicati alla produzione cinematografica ed audiovisiva e che favorisca l'accesso alle risorse previste nei programmi regionali per i settori produttivi ed in quelli statali ed europei. Inoltre, prevede che sia autorizzato l'assessore ai Beni Culturali, nel rispetto delle disposizioni comunitarie nazionali e regionali in materia di pubblici appalti, a sottoscrivere convenzioni per la realizzazione in Sicilia di opere cinematografiche e di audiovisivi con soggetti pubblici e privati operanti da almeno tre anni nel settore e che abbiano realizzato, nello stesso settore, nel biennio precedente alla data di stipula, un fatturato pari al 50% del valore della convenzione di affidamento.
L'individuazione delle opere cinematografiche e degli audiovisivi avviene tramite selezione pubblica affidata a tre esperti, che integrano il nucleo di valutazione previsto ed obbligatorio per legge. L'emendamento di Antinoro prevede che il 70% di ciò che si spenderà per le maestranze, gli attori e le comparse dovrà essere dedicato al personale che risiede almeno da due anni in Sicilia. Inoltre, i mezzi che serviranno per la realizzazione della fiction dovranno essere acquistati, sempre per il valore economico del 70%, in aziende con sede legale in Sicilia.
Gianni Minoli, che in questo mese ha sempre seguito il caso, dichiara che l'emendamento è giunto «proprio nel giorno in cui 'Agrodolce' si afferma come prodotto di successo, raggiungendo uno share dell'8,50 per cento e il picco di un milione e ottocentomila spettatori: un milione in più rispetto alla prima puntata. Non avevamo mai dubitato sulla volontà della Regione di continuare a finanziare la produzione. Ma i tempi della Televisione, naturalmente, fanno fatica a combaciare con quelli della pubblica amministrazione. Siamo comunque molto soddisfatti del risultato e della collaborazione. Adesso che questo scoglio è stato superato, possiamo già pensare con più serenità ad 'Agrodolce' del prossimo anno, in cui metteremo ancora più Sicilia e ancora più sicilianità».