La FictionO Andrà in crisi

Fiction questa conosciuta. Un genere televisivo che incolla al video milioni di spettatori sembra poter rischiare la crisi: i costi sono esplosi e le star chiedono sempre di più, produttori e fornitori altrettanto.

Il problema mette in difficoltà tanto Maurizio Costanzo quanto Roberto Pace, il duo di Mediatrade che nell'ultima stagione ha portato al successo, fra le altre cose, "Uno bianca", "Piccolo mondo antico", "Il bello delle donne" e molte altre produzioni.

Ora si è arrivati - a quanto pare - ad un bivio: o ci si decide di abbassare i costi, oppure si sarà costretti a ridurre il numero delle produzioni.

Negli ultimi due anni e mezzo i compensi delle "star della fiction" sono aumentati del 20%. Per una miniserie in due puntate che costa dai 6 agli 8 miliardi l'attore di successo incassa il 10%, il produttore il 25-30%. Un'ora di fiction costa un miliardo e 600 milioni, e un "primetime" 2,2 miliardi.

A questi ragionamenti, portati avanti soprattutto da Costanzo, ha ribattuto Adriano Ariè, presidente dell'Associazione Produttori Televisivi (APT): "La colpa è delle reti televisive.

I costi sono alti in funzione di una politica scellerata dei broadcasters che vogliono soltanto un piccolo gruppo, strapagato, di registi, sceneggiatori e attori".

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