La guerra per i diritti tv della Formula 1 pare essersi (per ora) conclusa. Dopo una riunione del Consiglio della Federazione Mondiale Automobilismo, é stato confermato l’accordo di cent’anni (!),
in merito ai diritti televisivi e commerciali del Mondiale di Formula 1 fra la società Slec (Thomas Haffa e Dieter Hann) e la Foa/Fom di Bernie Ecclestone.
La cifra pagata é intorno ai 400 miliardi di lire. La Slec è però ora una società la cui maggioranza appartiene al gruppo Kirch, che ha cercato di rilevare la totalità dei diritti televisivi in questione, per gestirli poi a proprio piacimento; per la precisione, Kirch detiene il 75 per cento (il 25 é di Ecclestone) della Slec.
Kirch, tuttavia, messo alle strette dai costruttori di Formula 1, ha ora confermato - ed era questo che si voleva da lui - che il Mondiale continuerà a essere diffuso anche sulle reti televisive non a pagamento, salvaguardando i fatturati commeciali complessivi del gran 'circo' che ruota attorno a questo ricchissimo Mondiale.
Per riuscire a far sfruttare ai costruttori d'auto i diritti commerciali della Formula 1 occorrerà ora che la Slec ne ceda buona parte e sembra che questo secondo accordo possa essere stretto in Spagna in questi giorni.
L'intesa dovrebbe prevedere una parità di pacchetti azionari nella società che commercializzerà i diritti: il 33,3 per cento ciascuno andrebbe dunque a Ecclestone, al gruppo Kirch e ai costruttori ('le scuderie di Formula Uno', come la Ferrari, dunque).
Ecclestone potrebbe comunque anche accontentarsi del 25 per cento che già possiede nella Slec, mentre le residue quote potrebbero venire divise equamente fra Kirch e i costruttori.
Una delicata spartizione di questo genere potrebbe funzionare (salvo colpi di scena) sino al 31 dicembre 2007, data di scadenza di questo 'patto della concordia'.
A quel punto la guerra per i restanti 93 anni potrebbe ricominciare da capo.