La Gialappa’s perde verve nel preserale di Rai Due

Anche la seconda puntata di Rai Dire Nius non convince. La formula è giusta ma manca la verve della Gialappa's.

Ha debuttato lunedì sera nel preserale di Rai Due “Rai Dire Nius”, il mini tg satirico di un quarto d’ora, condotto dal Mago Forest, dalla giornalista Mia Ceran e, in sottofondo, come è nel loro stile, dalla mitica Gialappa’s band. Aspettative, premesse e promesse erano alte, purtroppo però l’esordio le ha un po’ disattese: il nuovo programma, almeno in queste due prime puntate, non ci ha entusiasmato, né tanto meno sorpreso come invece ci aspettavamo.

Vero punto di forza è il Mago Forest (Michele Foresta) il solo che è riuscito davvero a farci sorridere col suo stile inconfondibile e le sue battute falsamente ingenue, purtroppo non altrettanto riuscito ‘il personaggio serio’ della Ceran, che in realtà ovviamente non interpreta un personaggio, ma semplicemente se stessa. Peccato però che non sempre riesca a reggere il gioco al Mago svampito, non sempre cioè è la spalla giusta per rendere fluido e simpatico il gioco delle parti. La sensazione è che non si sappia (forse anche giustamente non essendo abituata a farlo) soffermare nel modo giusto sulle battute e ‘corra avanti’.

Certo può apparire ormai scontata la contrapposizione fra la comicità del Mago e la serietà della giornalista, ma se ben costruita, invece, può risultare divertente e soprattutto ancora vincente. In queste prime serate diciamo che non lo è stata. Purtroppo anche molto poco sviluppata e sfruttata la verve irriverente della Gialappa’s  che non emerge. Ci aspettavamo che con la sua ironia intervenisse molto più spesso a commentare e a infastidire i presentatori: pochissima invece l’interazione soprattutto con la Ceran (e qui non possiamo non fare un paragone con la fortunatissima formula di Mai Dire Gol con la Ventura).

Di sicuro ci aspettavamo anche (perché preannunciata) più attualità e meno video di repertorio, tra l’altro alcuni anche vecchi e più adatti  a ‘Paperissima’ che a un Tg satirico quotidiano. Nella prima puntata è stata solo accennata, per esempio, la notizia del giorno, ossia la Direzione del Pd e l’intervento di Renzi, e c’è stata solo qualche battuta simpatica su Gentiloni. Trump invece è stato preso di mira in entrambe le puntate come “il biondo che fa impazzire il mondo” e ieri sera c’è stato l’accenno alla questione Fini. Tutto, ripetiamo, illuminato solo da un esilarante Forest. Siamo certi che la Gialappa’s possa fare meglio e possa trovare commenti molto più sagaci anche e soprattutto sulla stretta attualità. Probabilmente il programma ha bisogno di un po’ di rodaggio, mentre i conduttori devono ingranare meglio fra loro. Il mini tg fra il serio e il faceto potrà certamente regalare un po’ di ‘frizzantezza’ in più a quella che vuole essere la ‘rete giovane’ della Rai.

La scenografia ricrea un vero e proprio studio da telegiornale con tanto di tavolone, su cui ogni tanto il Mago si sdraia ‘sinuosamente’ a favore di camera, e con tanto di redazione dietro le quinte (ma sempre ben visibile), in cui non poteva mancare l’apparizione del già famoso Gorilla della canzone vincitrice di Sanremo.

Rai Dire Nius, partita con 1.706.000 telespettatori per un 5,94% di share, è salita ieri sera al 6.5%,  lontano dagli ascolti delle ammiraglie dell'access prime time, ma in linea con gli ascolti della rete e le aspettative. Su Rai1 Affari Tuoi ha ottenuto ieri 4.329.000 spettatori con il 16.5% mentre su Canale 5 Striscia la notizia ha registrato una media di 3.488.000 spettatori con uno share del 14.4%.

 

 

 

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