Umberto Bossi, furibondo con Mediaset, ha attaccato quella che dai quotidiani ha definito una “cupola di sinistra che egemonizza informazione e spettacolo” e ha annunciato una querela contro la Gialappa’s…
...che domenica su Italia 1 lo aveva preso in giro dopo le polemiche sorte per le posizioni recentemente espresse sull'Unione Europea dal ministro e leader leghista. Il trio, attraverso un comunicato stampa, ha risposto
ironicamente.
I fatti, con ordine. In un'intervista alla "Padania" il Senatur aveva affermato: "Non ho visto direttamente la trasmissione in questione, ma
mi riferiscono che ci sono state evidenti battute razziste contro la Padania e volgari insulti contro di me. Chiederò la registrazione e toccherà ai legali fare querela a Mediaset. Mi dicono che il programma in questione sia condotto dalla "Gialappa's band", tre squinternati di sinistra che imperversano nelle tv di Berlusconi".
Il trio in questione ha ribattuto facendo i "complimenti a Umberto Bossi. La sua dichiarazione sulla "Padania" è, secondo il nostro umile parere, il più bel pezzo comico degli ultimi anni. E siccome di autori comici bravi ne abbiamo sempre bisogno, se vuole, un posto da noi lo troverà sempre.
Oltretutto da noi censure non ne avrà mai, a meno che non tenti ancora di sputare sulla bandiera italiana...".
Al di là delle facezie - e tenendo presente che Bossi ha probabilmente confuso in parte il programma della Gialappa's su Italia 1 con il successivo "Le Iene" - la tensione nel Centro-Destra è aumentata, mentre Confalonieri a nome di Mediaset ha dovuto "aggiustare il tiro" facendo capire che quei ragazzacci della Gialappa's sono sì "un po' discoli", ma anche che "insomma, queste sono le leggi del pluralisno in Tv". Un colpo al cerchio e uno alla botte, ma forse a Bossi non basta...
