La graduatoria della Sicilia

Molti stavolta l’hanno notata perché alla fine anche Tele Jato è riuscita a salvarsi, arrivando 17a assieme a Med 1, Tirreno 2 e Tele Monte Kronio. Ma la graduatoria della Sicilia è stata un’operazione assai complessa, che non poteva non scontentare qualcuno. Ecco perché…

111 emittenti partecipanti, due sole escluse, 13 in gara da sole e tutto il resto in intese e consorzi. La graduatoria definitiva (ma sarà così?) della Sicilia permette di redigere una fotografia del complesso mondo televisivo siciliano, in attesa del masterplan che chiarisca i dubbi che una simile abbondanza di emittenti (in gara per sole diciotto frequenze) ha lasciato.

Ma la graduatoria definitiva potrebbe anche portare con sé strascichi legali di grande rilevanza. A cominciare da un'emittente che è stata esclusa in quanto "soggetto non legittimo" e invece l'errore sarebbe stato, madornale, dell'Ispettorato Territoriale. Il quale avrebbe spiegato alla fine al Ministero dello Sviluppo Economico che Canale 33 è sempre stata attiva e il buco temporale di due mesi nei controlli era dovuto a un errore di trascrizione, ma da Roma nessuna riammissione.

Che dire invece del gruppo Di Fazio, che ha D2 in posizione favorevole e D1 seconda delle eliminate? L'emittente D1 ha una voce di copertura inferiore a D2 e questo non è tecnicamente possibile, giacché le emittenti hanno le medesime postazioni da sempre e D1 sfrutta il segnale in circolare del proprio impianto di Monte Lauro, al posto della sorellina che ha meno bacino di utenza.

Alla fine hanno vinto come patrimonio Trm, come dipendenti Teleone e come copertura, ovviamente, Antenna Sicilia. L'emittente del gruppo Sige ha sfiorato la vittoria assoluta, ma può essere contenta di aver chiuso seconda con Antenna Sicilia e terza con Teletna.
Hanno, in genere, funzionato bene le intese con capofila emittenti rilevanti nel panorama regionale. Non mancano le presenze extraregionali come Canale Italia e TivuItalia, presenti in tutte le regioni, ma in questo caso coinvolte in partecipazioni multiple.

Non è stato possibile, ovviamente, accontentare tutti: in attesa che vengano confermati esposti e denunce sulla graduatoria, da più parti viene indicato come le intese collocate al diciannovesimo e ventesimo posto troveranno spazio sui canali 06 e 10 (è già avvenuto in Puglia), mentre altre singole Tv avrebbero dei "cerotti" su frequenze scarsamente utilizzate. Tra le emittenti escluse, per il momento, troviamo D1 Television, Canale 46, Retesicilia, Tele Jonica, Tsb, Video 3, Videogolfo di Gela e Sicilia 1. Per loro, sulla carta, esisterebbe solo la possibilità del must carrier, farsi cioè veicolare da quelli che fino a ieri erano solo dei rivali e che invece hanno ottenuto il diritto d'uso dei canali in Sicilia.

Due parole anche sulla graduatoria Lcn, che ha dimostrato in Sicilia ulteriori limiti. Partendo da oltre 110 emittenti era logico aspettarsi che le Tv locali chiedessero almeno 500 posizioni del telecomando digitale. Invece, a sorpresa, il Ministero ha concesso solo due marchi per ogni fornitore di contenuti e solo a pochissime emittenti un terzo Lcn. Sicuramente la situazione dovrà essere modificata e a brevissimo.

Da notare che il Masterplan dell'area tecnica 15 è effettivamente arrivato sabato nel primo pomeriggio, ma è relativo alle sole operazioni di oggi (Catanzaro) e domani (costa ionica calabrese, più isole minori siciliane). Nulla ancora per i giorni successivi, quando devono passare le provincie tirreniche della Calabria e soprattutto la complessa area dello Stretto di Messina.

Pubblica i tuoi commenti