Tra quaranta radio private dell’Afghanistan, Radio Arman è la più “occidentalizzata” (e ascoltata): ha conduttrici femminili, trasmette le canzoni di Jennifer Lopez e ha un programma dedicato ai giovani che affronta i loro problemi.
Oggi in Afghanistan ci sono circa quaranta radio private, ma la prima a fare sentire la propria voce è stata Radio Arman (Radio Speranza) che ad aprile festeggia il suo secondo compleanno.
Radio Arman è stata fondata da Saad Mosheni, figlio di un diplomatico rifugiatosi in Australia. Ma di passare il resto della sua vita da esule Saad non aveva proprio voglia e, approfittando della caduta dei Talebani, è tornato in Afghanistan.
Con i suoi fratelli Mosheni ha trovato uno sponsor, Dhl, ha investito 300 mila dollari e ne ha ottenuti altri 200.000 da Usaid, agenzia governativa per lo sviluppo statunitense. Con questi soldi ha fondato la sua radio. Il personale impiegato è tutto afghano e, cosa che non si vedeva dai tempi dei sovietici, dei 25 dipendenti otto sono donne. Tra di essi solo uno ha esperienza nel settore radiofonico: è Masood Ghayoor, voce nota di Radio Sharia, la precedente radio dei Talebani.
Radio Arman ha applicato quella che da noi è una formula quasi banale, la conduzione in coppia, uomo-donna, causando scalpore e proteste in un Paese in cui i giovani, per la maggior parte disoccupati, vivono in bilico tra tradizioni rispettate più perché imposte che sentite.
Proprio grazie a un programma dedicato e rivolto ai giovani l'emittente di Kabul ha sbaragliato le concorrenti. "Jawanan wai problem hai shan" ('I giovani e I loro problemi') è appunto un programma che si rivolge ai giovani e, condotto da un ex scultore afgano, è uno dei più ascoltati nel Paese. Da poco è arrivata anche l'hit parade: in classifica non ci solo cantanti afghani e indiani ma anche la provocante e provocatoria Jennifer Lopez. Ennesimo motivo di critica da parte dei conservatori.