La nona edizione del Premio Ilaria Alpi

Le “donne di Baghdad” (ma non Lilli Gruber) sono state le protagoniste della nona edizione del premio giornalistico Ilaria Alpi, che anche quest’anno ha scelto i suoi vincitori.

La "sezione A" del Premio Ilaria Alpi (conclusosi lo scorso fine settimana a Riccione), dedicata ai servizi giornalistici in onda su Telegiornali e Rubriche (durata max. 4'), ha visto trionfare ex-aequo Giovanna Botteri (che a Baghdad era inviata del Tg3 e anche del Tg2) con il servizio "Vittime a Baghdad" e Gabriella Simoni con "Presa di Baghdad", andato in onda su "Studio Aperto" di Italia 1.

La neonata "sezione D", dedicata ai servizi giornalistici andati in onda su Tv locali e regionali ha premiato il lavoro di Riccardo Campolmi (Sei Milano) con "Materassi d'asfalto": si tratta di un'indagine sul mondo delle "ombre" che popolano le notti delle nostre metropoli, uno speciale che si immerge nel variegato universo dei senza fissa dimora, sulla scia delle voci di immigrati e clochards.

A Claudio Rubino (Primo Piano - Tg3 RaiTre), con "Il lavoro è un bel mestiere" è andato poi il Premio Miran Hrovatin, riservato ai telecineoperatori, "per aver raccontato con la telecamera il lavoro minorile con cOErenza e sensibilità, fondendo con equilibrio estetica e informazione".

Il premio della critica, destinato a servizi che possono essere realizzati da giornalisti che non abbiano partecipato al concorso, è stato assegnato (rimanendo così sul tema di "barboni e affini") ex - aequo a "Invisibili" con Marco Berry (Italia 1) e a "Il giudice dei giusti" di Emanuela Audisio e Gabriele Nissim, per Rai Educational.

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La nona edizione del “Premio Ilaria Alpi”

Prende il via la “macchina” della nona edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi (Riccione, 5-6-7 giugno 2003) che da quest’anno vedrà per la prima volta nella giuria un rappresentante delle Tv locali e uno delle Tv satellitari.

Con la pubblicazione del relativo bando di concorso, prende il via la "macchina" della nona edizione del "Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi" (Riccione, 5-6-7 giugno 2003), che da quest'anno ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e vedrà per la prima volta nella giuria un rappresentante delle Tv locali e uno delle Tv satellitari.

Il concorso, dedicato alla giornalista Rai uccisa a Mogadiscio (Somalia) nel marzo 1994 insieme al telecineoperatore Miran Hrovatin, è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Riccione e dalla Provincia di Rimini ed organizzato dall'associazione culturale riccionese Comunità Aperta.

Solidarietà, non violenza e giustizia sono le tematiche sociali su cui devono concentrarsi i servizi televisivi d'inchiesta che vogliono concorrere al Premio. I filmati partecipanti dovranno essere inviati su supporto Beta o digitale a: Segreteria organizzativa Premio "Ilaria Alpi", via Cairoli, 69 47900 Rimini (RN). Per informazioni: Barbara Bastianelli 338/9788342, 0541/787717. Saranno validi tutti i filmati pervenuti entro le ore 12 del prossimo 19 aprile 2003.

Confermate, oltre a quella del Premio Miran Hrovatin per teleoperatori, le cinque sezioni dei giornalisti: per servizi brevi da Tg (durata max 4'), medio-lunghi (tra i 4 e i 12'), di approfondimento (oltre i 12'), una quarta riservata alle Tv locali e regionali, una quinta ai giornalisti under 32 (Premio Giovani). Per quest'ultima è prevista una giuria ad hoc composta esclusivamente da studenti delle scuole superiori della Provincia di Rimini.

Riproposto, per servizi d'approfondimento trasmessi dalle emittenti televisive italiane, anche il "Premio della critica" su segnalazione di una giuria di critici televisivi - per l'edizione 2003 arricchita da Sebastiano Messina di "Repubblica" e composta da Aldo Grasso ("Corriere della Sera"), Alessandra Comazzi ("La Stampa"), Norma Rangeri ("Il Manifesto"), Roberto Levi ("Il Giornale"), Maria Novella Oppo ("L'Unità"), Mirella Poggialini ("Avvenire").

I servizi segnalati dai critici entreranno di diritto nel concorso e saranno visionati dalla giuria ufficiale del Premio presieduta da Italo Moretti e composta da Ettore Mo (inviato speciale del "Corriere della Sera"), Clemente Mimun (direttore del Tg1), Mauro Mazza (direttore del Tg2), Alessandro Banfi (vicedirettore del Tg5), Claudio Brachino (vicedirettore di "Studio Aperto"), Luca Ajroldi (già direttore di "Tmc News"), Angela Buttiglione (direttore del Tgr Rai) Antonio Di Bella (direttore del Tg3), Emilio Fede (direttore del Tg4), Giovanna Lio (caporedattore del Tg de La7), Paolo Meucci (Consulente di "Tg2 Dossier"), Romano Tamberlich (già vicedirettore del Tg1), Sandro Ruotolo ("Sciuscià") e Roberto Morrione (direttore di Rai News 24), nonché appunto, per la prima volta, un rappresentante delle tv locali e uno delle tv satellitari. Si tratta di Giovanni Mazzoni (direttore di E-Tv-Rete 7 di Bologna) e di Roberto Fontolan (direttore di ventiquattrore.tv).

A visionare le immagini per il Premio Miran Hrovatin ci saranno invece Marziano Lomiri (già operatore Rai), Stefano Paolillo (AITC) e Gianfranco Rados (VideOEst).

Sempre più consolidati, in conclusione, gli intenti del Premio, che vuole promuovere servizi e inchieste che trattino temi d'impegno civile e sociale, con l'obiettivo di valorizzare e far conoscere il giornalismo d'inchiesta televisivo. Quello per l'appunto in cui era impegnata Ilaria Alpi.

Il bando completo è reperibile sul sito

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