Walter Pancini è un po’ da sempre l’interlocutore fisso per noi giornalisti che ci occupiamo di Televisione. Competente, cordiale, gradevole e puntiglioso, il direttore generale di Auditel ha sempre risposto puntualmente alle mille contestazioni che la società impegnata nelle rilevazioni televisive ha subito, a torto o a ragione (personalmente ritengo spesso a torto, ma c’è chi la pensa diversamente, ovviamente), in tutti questi anni.
Ora però per Auditel, che deve seguire da vicino tutto quel che di nuovo (e di notevole) cambia nelle modalità di ricezione della Tv (e deve anche riuscire adesso a identificare con maggiore precisione cosa sia ‘Televisione’), occorre essere per forza di cose al passo con i tempi e, secondo una frase fatta che stavolta è effettiva, occorre soprattutto ‘rispondere a nuove sfide’. Per cui anche lo staff dirigenziale deve essere modificato e opportunamente rinnovato. Auditel accelera così la propria trasformazione secondo ‘canoni industriali’ ed ecco che, come comunicato e deciso nel corso dell’ultimo Consiglio di Amministrazione della società, ci sarà anche un nuovo e rinnovato organigramma.
Verranno create pertanto tre direzioni: quella degli affari generali, affidata a una ‘veterana’ come Patrizia Bertoni; quella commerciale nelle mani di Paolo Duranti; quella tecnico-scientifica che farà capo a Davide Crestani.
Il presidente Andrea Imperiali, che sta dando vita a questa ‘nuova Auditel’, ha anche spiegato come il nuovo organigramma operativo preveda, almeno per ora, la soppressione della figura del direttore generale, appunto la carica storicamente ricoperta da Pancini. Quest’ultimo, però, resterà ovviamente nella società e sarà nello staff del presidente in qualità di senior advisor, supportandolo nelle sue attività di comunicazione, nelle relazioni istituzionali e nei rapporti con le autorità regolatorie.
È stata invece creata la nuova ‘super-direzione’ della pianificazione strategica di Auditel, affidata a Paolo Lugiato, che ‘sovrintenderà’ alle altre tre direzioni citate e seguirà da vicino la complessa road map del nuovo piano industriale, che mira a svincolare Auditel dagli interessi dei broadcasters e a proseguire in un piano di sviluppo autonomo che potrebbe persino portare la società alla quotazione a piazza Affari entro un breve periodo (si parla del 2018).
Il Comitato Tecnico resta poi una struttura ‘a parte’, guidata da Raffaele Pastore, responsabile del centro studi Upa. Auditel - va ricordato - sta seguendo con attenzione in questo periodo la messa a punto del Set Meter Panel, che - nei piani - dovrebbe consentire al famoso Super Panel di 15.700 famiglie di diventare operativo nel prossimo luglio.