La protesta Frt per le provvidenze alle “Tv di partito via sat”

Ecco quanto apparso sul periodico Frt ‘Radio & Tv Notizie’: «Nello scorso febbraio la Frt sollevò la questione del finanziamento alle Tv satellitari di partiti inesistenti. Si tratta, in particolare, di due emittenti, Libera, Tv del movimento politico “Democrazia europea” facente capo all’On. Sergio D’Antoni, e Nessuno Tv, organo del movimento politico “Ulisse”, facente capo al Sen. Franco De Benedetti prima e ai Senatori Luigi Zanda e Giorgio Tonini poi, che hanno drenato complessivamente ben 6…

Ecco quanto apparso sul periodico Frt 'Radio & Tv Notizie':

«Nello scorso febbraio la Frt sollevò la questione del finanziamento alle Tv satellitari di partiti inesistenti. Si tratta, in particolare, di due emittenti, Libera, Tv del movimento politico "Democrazia europea" facente capo all'On. Sergio D'Antoni, e Nessuno Tv, organo del movimento politico "Ulisse", facente capo al Sen. Franco De Benedetti prima e ai Senatori Luigi Zanda e Giorgio Tonini poi, che hanno drenato complessivamente ben 6,6 milioni di euro dal fondo destinato alle provvidenze per le testate giornalistiche delle Tv locali e delle Radio, ben 475 Tv per le quali residuano soltanto 8,4 milioni. Un modo surrettizio per finanziare supposte Televisioni di partito, con l'aggravante però che si tratta nel caso in specie di movimenti politici sconosciuti, con alcune sorprese nelle rispettive proprietà che rendono la situazione ancora più eclatante, come si dirà successivamente. Ci sembra di ricordare un referendum promosso a suo tempo dal Partito Radicale (dov'èO) che abrogò il finanziamento pubblico alle forze politiche. Ma, si sa, attraverso sistemi surrettizi, si finisce per raggiungere lo stesso scopo emanando nuove leggi.

Un articolo del settimanale 'Panorama' fa "riesplodere" la questione. E ciò nel momento in cui sembra profilarsi una preoccupante insufficienza del fondo destinato alle provvidenze per l'editoria. La rivista milanese dà peraltro ampio risalto alla posizione della FRT e analizza a fondo la situazione delle due emittenti, riferita alla programmazione informativa e all'organizzazione, assai carenti, specie per quanto riguarda Libera, che al 31.12.2006, dichiarava dipendenti: 1 (uno).

Una certa sorpresa emerge anche dalla proprietà delle due emittenti: Libera, secondo l'articolo risulta infatti appartenere alla Informazione Libera srl che, attraverso scatole societarie, fa capo al Gruppo Francesco Di Stefano, l'imprenditore di Europa 7, mentre Panorama indica "per Nessuno Tv, circa 2 milioni di capitale sociale, maggior azionista (44,10 per cento) è una società anonima con sede in Lussemburgo, la Cored". Un particolare, quest'ultimo, che dovrebbe interessare l'Autorità.

Tutto questo peraltro in un momento estremamente delicato per il fondo editoria in favore delle imprese radiotelevisive. Il fabbisogno per soddisfare le richieste di Tv e Radio per il 2007 e il 2008 (comprese quelle di Libera e di Nessuno Tv, che beneficiano di circa il 40% del totale destinato alle Televisioni!) pare sia di 50 milioni di euro, praticamente il triplo rispetto alla effettiva disponibilità di cassa (circa 17 milioni).

Una questione che la FRT intende sollevare con urgenza al nuovo Sottosegretario con delega all'editoria Paolo Bonaiuti e all'appena nominato Capo del Dipartimento, Mauro Masi, anche per individuare misure di razionalizzazione idonee, prima tra le quali un più che mai necessario ripensamento sull'opportunità di continuare a finanziare le Televisioni di partito».

La questione ci pare molto seria, anche per la presenza fra i beneficiari del gruppo di Di Stefano, 'paladino' della battaglia delle frequenze di Europa 7.

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