La pubblicità degli enti pubblici

La legge Gasparri prevede che gli enti pubblici investano almeno il 15% della loro pubblicità istituzionale su Radio e Tv locali. Ora l’Autorità ha stabilito che entro il 31 marzo di ogni anno bisognerà dimostrare di averlo fatto; per l’esercizio 2004 c’è comunque una proroga al 30 settembre.

Per gli enti pubblici c'è l'obbligo di destinare una 'fetta' della propria pubblicità istituzionale a radio e tv locali. E d'ora in poi occorrerà dimostrare di aver rispettato la legge. Ecco infatti che cosa dice in proposito il 'bollettino' FRT "Radio &Tv notizie" della scorsa settimana:

"Un'importante delibera dell'Autorità sull'obbligo di comunicazione delle spese pubblicitarie degli enti pubblici è stata pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta dell'obbligo per gli enti pubblici, già previsto dalla delibera 129/02/CONS relativa all'informativa economica di sistema, di comunicare entro il 31 marzo le spese di carattere pubblicitario relative a ciascun esercizio finanziario, ampliatosi però dopo l'approvazione delle norme previste all'articolo 7 della legge Gasparri.

Tali disposizioni, oltre all'allargamento delle categorie dei soggetti pubblici tenuti all'adempimento di destinare parte delle somme impiegate per l'acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione (soggette ora all'obbligo tutte le amministrazioni pubbliche - e non solo una parte di esse - e gli enti pubblici anche economici), prevedono altresì l'obbligo di riservare tali somme per almeno il 15% a favore dell'emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale.

Conseguentemente l'Autorità, al fine di consentire alle ulteriori categorie di enti pubblici di acquisire le necessarie informazioni per adempiere agli obblighi di legge, anche con riferimento ai soggetti beneficiari, ha disposto una proroga al 30 settembre dei termini di trasmissione delle dichiarazioni per l'esercizio 2004.

Una volta presentate tali dichiarazioni, sarà importante la verifica del rispetto della riserva in favore delle radio e delle tv locali".

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