La Radio continua a crescere

 

La prima Ricerca di base sulla Radio, voluta dalle emittenti nazionali pubbliche e private e dalle Radio locali, è stata presentata giovedì scorso presso la sede del Sole 24 Ore a Milano (la sala era pienissima) ed è un’indagine complessa e innovativa perché la Radio viaggia su tutte le piattaforme, è digitale ma anche analogica, è mobile e domestica, è un personal media a vocazione comunitaria che fa compagnia e crea contenuti. Ed è un mezzo liquido che sembra nato per intrecciarsi con i Social Media.

Queste e altre interessanti evidenze - ad esempio l’ascolto dei Giovani e Giovanissimi, l’uso crescente dello smartphone e della cuffia come device radio, ecc. - oggi si traducono in cifre che non mancheranno di sfatare qualche luogo comune, affermando la fisionomia della Radio com’è attualmente.

L’ottimo stato di salute della Radio si riflette nell’andamento degli investimenti pubblicitari, che da parecchi mesi segna incrementi a doppia cifra. Anche per questo gli Editori radiofonici - nazionali e locali, pubblici e privati - hanno appunto chiesto a due Istituti di vasta esperienza come GfK Eurisko e Ipsos di inquadrare il perimetro cangiante della Radio, e di fotografarlo con il grandangolo.

Nessun tipo di rilevazione degli ascolti lo aveva fatto finora e forse nessuna indagine futura potrà prescindere dall’immagine proteiforme, vitale, sfidante che questa ricerca consegna agli operatori e al pubblico.

La ricerca di base è stata realizzata con responsabilità paritetiche da Gfk e Ipsos, su commissione dei 15 network nazionali e di 250 radio locali. L’universo di riferimento è la popolazione dai 14 anni in su, rappresentata da un campione di 15mila casi intervistato con metodo CATI dal 13 aprile al 9 maggio scorsi.

Ecco alcuni dei risultati: una forte crescita dell’ascolto presso le élite, + 26% rispetto a 3 anni fa, e poi presso i giovani, con un + 50% tra i 14-17enni e un + 47% fra i 18-24enni.

La tecnologia è amica della Radio e il 20% degli ascoltatori fruisce del mezzo con device tradizionali e nuovi. La durata media di ascolto è di 149 minuti al giorno, 182 con entrambe le tipologie di dispositivi. In particolare cresce l’utilizzo con quelli mobili, soprattutto per i giovani.

Significativo il rapporto con i social, con il 14% della popolazione che visita le pagine Facebook delle Radio o dei programmi, e l’11% che ne diventa fan. Inoltre la radio si ascolta 24 ore su 24, con picchi la mattina e durante il tardo pomeriggio, anche condizionati dalle fasce d’età. E si ascolta tutti i giorni, nell’81% dei casi tutta la settimana.

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